Per i soggetti invalidi è rivolto un anticipo pensionistico attraverso strumenti specifici. Analizziamo le varie casistiche.
Un nostro Lettore ha posto la seguente domanda: “Salve, desidererei avere un chiarimento, mio marito ha 60 anni di età e 39 anni di contributi, ha l’invalidità del 100% e la 104, potrebbe andare in pensione? E di quanto sarebbe l’importo pensionistico ?”.
Ci sono varie modalità di accesso alla pensione anticipata in caso si soggetti affetti da disabilità. Analizziamo le condizioni e i requisiti anagrafici e contributivi per ogni opzione.
Anticipo pensionistico: legge Amato con invalidità all’ 80%
I soggetti riconosciuti invalidi all’80% possono fare richiesta di pensione anticipata, applicando le Deroghe Amato. Il Decreto permette ai portatori di handicap all’80% con minimo 20 anni di contributi di andare in pensione. Per gli uomini l’età prevista per l’accesso avviene a 61 anni, in caso di non vedenti l’età si abbassa a 56, per le donne bastano 51 anni.
Il Decreto Amato possiede 3 deroghe che permettono di diminuire ancora il requisito contributivo a 15 anni per i disabili, rispettando le seguenti condizioni:
- aver versato almeno 15 anni di contribuzione (780 settimane) prima del 1992;
- essere stati autorizzati al versamento dei contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
- avere almeno 25 anni di anzianità assicurativa, 15 anni di contributi effettivi come lavoratore dipendente e 10 anni come lavoro discontinuo.
Bisogna ben specificare che i beneficiari devono essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’INPS, a esclusione delle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alle forme di previdenza sostitutive della stessa. Sono esclusi al beneficio i lavoratori dipendenti del settore pubblico e gli autonomi.
Pensione di inabilità: ecco come
Un’altra possibilità di accesso pensionistico anticipato è la pensione di inabilità. Di fatti, la Legge n.335/1995, art.2, comma 12, permette ai dipendenti pubblici di godere di un trattamento pensionistico in caso di cessazione dell’attività lavorativa a causa di infermità. Tale situazione deve causare una totale impossibilità permanente allo svolgimento del lavoro.
Questa possibilità pensionistica è rivolta solo ai dipendenti pubblici, iscritti all’ AGO, devono avere i seguenti requisiti:
- anzianità contributiva di 5 anni, di cui 3 nel quinquennio antecedente l’invio della domanda;
- cassazione dell’attività lavorativa dovuta all’infermità non causata dal servizio;
- riconoscimento della totale e permanente incapacità a svolgere ogni tipologia di mansione a causa dell’infermità.
Rita: anticipo pensionistico fino a 10 anni
Un’ultima possibilità potrebbe essere la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA). Riguarda uno strumento che permette di anticare la liquidazione della pensione integrativa, ma è rivolto solo ai soggetti che hanno aderito a un Fondo per la pensione complementare.
La RITA è rivolta ai soggetti che:
- hanno terminato l’attività lavorativa;
- possiedono 62 anni e raggiungono l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia entro i 5 anni successivi;
- hanno maturato, al momento della domanda, almeno 20 anni contributivi e almeno 5 anni di partecipazione a forme pensionistiche complementari.
Per coloro che sono disoccupati a lungo periodo, sono richieste le seguenti condizioni:
- cessazione dell’attività lavorativa;
- stato di inoccupazione da più di 24 mesi;
- aver raggiunto dell’età anagrafica per la pensione nei 10 anni successivi;
- aver maturato 5 anni di iscrizione ai Fondi pensione complementare.
A seconda delle situazioni, è possibile chiedere la liquidazione anticipata della pensione integrativa con 5 oppure 10 anni di anticipo.
Conclusione
Il nostro Lettore non indica con precisione il settore lavorativo di appartenenza. Come già spiegato nell’articolo la pensione di vecchiaia anticipata con un’invalidità all’80% è rivolta ai lavoratori del settore privato. Per i lavoratori appartenenti al settore pubblico spetta la pensione di inabilità. È possibile recarsi presso uffici di patronati, i quali possono fornire assistenza gratuita, oppure recarsi presso la sede INPS di appartenenza per maggiori dettagli.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.