E’ incredibile come ci si ritrovi sempre a descrivere incidenti evitabilissimi, se solo si avesse una lucidità diversa. Guardate il botto di questa Ferrari.
Chi acquista una Ferrari crede di diventare un pilota alla Leclerc, per il semplice fatto di essere nella posizione di potersi permettere un’auto di lusso. Le auto del Cavallino sono un concentrato estremo di tecnologia, pensato per dei manici autentici. I modelli come la 360 Modena sono anche più complessi da guidare delle supercar moderne.
La 360 Modena è stata un’auto a cavallo tra una concezione old school e una all’avanguardia. Presentata al salone di Ginevra del 1999, la berlinetta tenne fede alle aspettative. Con un design meno spigoloso della F355 riuscì a far innamorare i puristi del Cavallino all’istante. La biposto equipaggiava il motore centrale, dando agli appassionati una bella visione attraverso il lunotto posteriore. L’auto fu innovativa anche per i nuovi gruppi ottici, non più a scomparsa.
Sotto i cofano batteva un meraviglioso V8 a 5 valvole per cilindro, con angolo di 90° e con cilindrata di 3586 cm³, erogando 400 cavalli a 8500 giri/minuto. Rispetto ai modelli precedenti l’auto fu molto alleggerita, grazie all’adozione dell’alluminio. Nel 2000 arrivò la versione Spider con tetto in tela ripiegabile elettricamente. La vettura presentava ancora il magico cambio manuale, ma in alternativa era già disponibile il cambio F1 di derivazione dai modelli della categoria regina del Motorsport.
Un’auto del genere sarebbe da trattare con i guanti bianchi. La sua storia è connessa anche all’ex Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Quest’ultimo ricevette l’auto come regalo di matrimonio da parte di Gianni Agnelli. La 360 Barchetta F1 fu realizzata come esemplare unico con colore Grigio Alloy. Nel 2000 la Ferrari sviluppa la 360 Challenge in poco più di 300 esemplari, mentre nel 2003 arrivò la Challenge Stradale, prodotta in 1.274 esemplari. Non tutti possono avere una Ferrari, tutti i vip finiti sulla blacklist: ecco come funziona.
Ferrari 360 Modena, la berlinetta rivoluzionaria
La 360 ha conseguito risultati leggendari nel Motorsport. Nel 2002 la biposto ha iniziato a prendere parte ai campionati ufficiali di riferimento, come la FIA GT e nella prestigiosa 24 Ore di Le Mans. Il protagonista di questa storia, probabilmente, si sentiva alla partenza della mitica corsa de la Sarthe, altrimenti non si spiega la bravata.
Purtroppo per la Ferrari, stavolta al volante c’era uno “sborone” che aveva l’obiettivo di farsi notare. Tutti intorno alla Ferrari 360 Spider dalla livrea bianca erano pronti a filmare il bruciante scatto con i telefonini, ma hanno registrato un disastro. Compra una iconica Ferrari e la tratta come una utilitaria: storia assurda.
Ecco cosa si rischia a fare gli “sboroni”, specialmente quando si è al volante di una vettura sportiva di grande potenza e non si è esperti. Il teatro del crash è Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova, nel contesto di un raduno di auto. Allo “Static Night Event” sfilano tantissime macchine di lusso. Da oltre vent’anni si presentano collezionisti ed appassionati.
Ferrari, un mito contro il muro
Purtroppo l’edizione è stata macchiata dal botto contro un muro. L’automobilista ha esagerato con il gas e gli effetti li potete vedere nel video pubblicato dal Corriere della Sera. La 360 Modena ha sbandato e ha preso in pieno un cordolo e un albero. Le immagini non sono nitidissime, ma i danni alla fiancata saranno stati ingenti. Se ci fosse stato qualche pedone in quell’area le conseguenze sarebbero potute essere drammatiche.
Il compito dei partecipanti al festival sarebbe dovuto essere solo quello di sfilare senza azioni funamboliche o pericolose. Al contrario le cose sono andate per il peggio. Chi era al volante si è ferito, così come il suo passeggero. C’è tanta presunzione, a volte, in chi guida delle potenti auto sportive. Occorre una sensibilità nel rilascio della frizione e sul pedale dell’acceleratore che non tutti possono vantare.