Il Superbonus è di nuovo al centro di possibili aggiornamenti di rilievo sotto vari aspetti. Una panoramica su ciò che potrebbe variare nei prossimi giorni.
Ancora novità sul chiacchierato e controverso Superbonus 110%. Infatti si sta parlando in questi giorni di una possibile sua proroga fino al 30 giugno prossimo, ma è necessario fare chiarezza sui soggetti che ne beneficerebbero.
Secondo le ultime indiscrezioni le novità troverebbero spazio nel quadro degli emendamenti al decreto legge cessioni, al momento all’esame della Commissione Finanze della Camera.
Siamo in attesa di conferme ufficiali ma intanto possiamo individuare chi, se dette novità saranno formalizzate in un testo normativo, sfrutterà ancora la maxi agevolazione al 110%, nonostante le pesanti critiche che hanno accompagnato recentemente il Superbonus – nel mirino del Governo per aver costituito una voce di spesa troppo consistente per l’Erario. I dettagli.
Superbonus 110%, all’orizzonte la proroga fino al 30 giugno prossimo: chi sono i beneficiari?
Lo abbiamo appena accennato: il governo Meloni starebbe dando il via ad una proroga, dal 31 marzo al 30 giugno di quest’anno, per quanto attiene alla possibilità per le villette unifamiliari di sfruttare il Superbonus ancora nella sua formula più ‘premiale’, ovvero del 110%.
In verità non si tratta di una novità dell’ultim’ora perché già se ne parla da tempo. A seguito di uno dei recenti vertici tra tecnici ed Governo la novità, come detto, potrebbe fare la sua comparsa ufficiale all’interno dei prossimi emendamenti presentati nella Commissione Finanze alla Camera in sede di conversione del decreto cessioni.
Vero è che già nei mesi scorsi era giunta una proroga per le villette e abitazioni unifamiliari. Infatti in origine la data entro cui si sarebbe potuto usufruire della discussa maxi agevolazione edilizia al 110% era fissata allo scorso 31 dicembre dello scorso anno.
Di seguito l’aggiornamento della data al 31 marzo 2023. Ora nel tentativo di salvare almeno una parte dell’agevolazione iniziale, l’intenzione parrebbe quella di prorogare ancora la misura piena ancora di qualche mese, ovvero fino a fine giugno.
Superbonus 110%: che succede senza proroga?
C’è un altro punto che merita di essere affrontato. La condizione per poter giungere fino a marzo era di aver già compiuto almeno il 30% delle opere e degli interventi complessivi entro il 30 settembre dello scorso anno.
Al momento non sono emerse conferme a riguardo, ma è possibile o probabile che detto limite sarà riproposto anche per l’eventuale ulteriore proroga. Senza la proroga, le spese effettuate dopo il 31 marzo di quest’anno potrebbero beneficiare in via esclusiva dei bonus ordinari, ma non del Superbonus 110% ovvero nella sua misura piena.
I costi della proroga del Superbonus 110%
Come accennato, vi sono proposte che mirano ad aumentare la platea dei beneficiari, allargando al 30 giugno di quest’anno la scadenza del Superbonus 110% per le villette unifamiliari su cui al 31 dicembre dello scorso anno è stato ultimato il 30% dell’intervento complessivo.
Interessante notare che questa modifica, oltre a dare un periodo ulteriore per i pagamenti ai soggetti che hanno colto l’obiettivo del 30% dell’intervento complessivo al 30 settembre dello scorso anno, rimetterebbe in pista i lavori tagliati fuori dalle regole odierne, per i quali l’obiettivo del 30% delle opere complessive è stato raggiunto entro il 31 dicembre scorso.
Se ci si chiede dei costi in gioco con la proroga, rispondiamo che le stime indicano la cifra di 5,8 milioni di euro per l’anno 2023, 17,4 milioni di euro per l’anno 2026, 329,4 milioni di euro per l’anno 2028, 7,3 milioni di euro per l’anno 2034. I maggiori oneri sarebbero coperti dal Fondo per le esigenze indifferibili, varato dalla legge di Bilancio per il 2015.
Condomini e case popolari: novità in arrivo?
In tema di emendamenti al Superbonus, anche la proposta secondo cui i singoli condomìni possono sfruttare il Superbonus al 110% fino al 31 dicembre del prossimo anno se le CILAS sono state presentate entro il 25 novembre dello scorso anno. Oggi in base alle regole attuali, se la CILAS è presentata entro il 25 novembre 2022, le opere in condominio sono agevolate con il Superbonus 110% fino al 31 dicembre prossimo.
Possibili novità anche per le case popolari, in quanto potrebbero essere riviste le condizioni per il Superbonus 110%. Infatti, onde non arrestare l’iter di riqualificazione degli edifici facenti parte degli Istituti autonomi case popolari (Iacp), o enti assimilati, e delle cooperative edilizia a proprietà indivisa, specifici emendamenti indicano di togliere o rivedere le condizioni per sfruttare il Superbonus al 110% anche nel 2023. Per ora la condizione è che al 30 giugno prossimo sia terminato il 60% dell’intervento totale. Le proposte in gioco intendono rinviare, o anche eliminare detta scadenza.