Bonus edilizi, sconto in fattura e fallimento della ditta: le conseguenze economiche sono terrificanti

In caso di sconto in fattura, quali sono le conseguenze se l’impresa responsabile dei lavori fallisce prima del termine degli stessi?

Il settore dei Bonus edilizi è in profonda crisi e questa situazione sta causando non pochi problemi e alle imprese e ai cittadini.

sconto in fattura
InformazioneOggi.it

Le banche, infatti, non sono più disponibili ad acquisire nuovi crediti e, dunque, chi ha già iniziato i lavori e ha sostenuto dei costi, è particolarmente preoccupato.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono stati, finora, gli strumenti principali per ottenere i vantaggi economici legati ai Bonus edilizi. Ma cosa succede al contribuente se, dopo aver ricevuto le somme , la ditta dovesse fallire? Analizziamo, nel dettaglio, tale situazione.

Sconto in fattura: in cosa consiste?

Lo sconto in fattura è, insieme alla cessione del credito e alla detrazione, un modo per beneficiare dei Bonus edilizi. In particolare, il contribuente proprietario chiede alla ditta che esegue gli interventi uno sconto in fattura, di importo uguale alla somma dovuta. La ditta, poi, recupera lo sconto come credito d’imposta. Il vantaggio principale di tale sistema è che il proprietario dovrà pagare solo la cifra che non rientra nel beneficio economico.

Se, ad esempio, si compiono lavori di ristrutturazione per 10 mila euro e si usufruisce di un Bonus al 50%, bisognerà pagare solo 5 mila euro alla ditta.

I lavori che possono essere compiuti usufruendo dello sconto in fattura sono i seguenti:

  • ristrutturazione edilizia: manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo;
  • efficientamento energetico: miglioramento termico dell’immobile, installazione dei pannelli solari, sostituzione degli impianti di riscaldamento;
  • lavori antisismici, per ridurre i rischi nelle zone 1, 2 e 3;
  • recupero e restauro della facciata degli immobili.

Non perdere il seguente approfondimento: “Sconto in fattura e detrazione al 50%: tra errori e dubbi sveliamo qualche segreto“.

Bonus edilizi: cosa succede se la ditta fallisce?

In Redazione è giunto il seguente quesito:

Buongiorno, ho pagato con bonifico specifico il 50% della fattura per la sostituzione di 6 infissi nel mese di novembre 2022. Dopo vari solleciti, la ditta mi ha comunicato che non riesce a cedere i crediti alle banche e che, forse, fallirà. Cosa posso fare per recuperare l’importo del bonifico effettuato? Grazie.”

Se l’impresa edile responsabile dei lavori dovesse fallire, le conseguenze per il committente dei lavori o per i singoli proprietari (nel caso di condomini) sarebbero disastrose.

Il rischio maggiore è il blocco dei cantieri e l’impossibilità di finire in tempo, soprattutto alla luce delle ultime limitazioni introdotte dalla legge (come il  SAL del 30% per le unifamiliari). È necessario, dunque, garantire la prosecuzione degli interventi e l’erogazione delle agevolazioni economiche, anche in caso di fallimento del general contractor.

Alla luce di tali considerazioni, è fondamentale sottoscrivere una polizza che copra eventuali danni.

In caso di irregolarità, l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere al committente dei lavori la restituzione delle somme ricevute. Se la responsabilità è della ditta incaricata di eseguire i lavori, il committente, se vorrà, dovrà provare gli eventuali danni, per farli valere in giudizio con un’azione civile.

Consulta anche il seguente articolo: “Sconto in fattura per le unifamiliari: il fondamentale dettaglio della scadenza da rispettare“.

Conclusioni

In merito alla situazione descritta dal nostro Lettore, chiariamo che, dopo il perfezionamento dello sconto e dell’emissione della fattura, il proprietario non viene coinvolto nelle vicende relative all’impresa fallita.

Un’ipotetica procedura fallimentare, infatti, non ha alcun effetto per il contribuente.

Se la ditta fallisce, dunque, il credito ceduto o da cedere, costituirà il cd. attivo fallimentare e sarà suddiviso tra i creditori dell’impresa.

Il proprietario dell’immobile, tuttavia, ha comunque diritto al Bonus.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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