ISEE ristretto, quando può essere richiesto e da chi: perché perdere soldi?

Capiamo come l’ISEE ristretto si diversifica da quello completo, quali vantaggi offre, chi può ottenerlo e in quali circostanze.

Avete mai sentito parlare di ISEE ristretto? Si tratta di un terzo valore che si aggiunge all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente ordinario e a quello corrente.

ISEE ristretto chi può richiederlo
InformazioneOggi.it

I contribuenti conoscono sicuramente l’ISEE ordinario. Parliamo del valore che permette di definire le agevolazioni a cui avere accesso a seconda della situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. Solitamente nel mese di gennaio c’è la corsa al calcolo del nuovo Indicatore dato che la sua valenza è annuale, dal 1° gennaio al 31 dicembre. Per non perdere prestazioni e vantaggi economici è richiesto, dunque, che nei primi mesi dell’anno nuovo si proceda con il nuovo calcolo ISEE. I dati da riportare sono quelli relativi ai due anni precedenti l’inoltro della domanda. Nel 2023, ad esempio, i documenti da consegnare sono quelli riguardanti il 2021.

Cosa fare, però, se la situazione economica familiare è cambiata drasticamente nel corso dell’ultimo anno? Si può richiedere l’ISEE corrente per aggiornare il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente tenendo conto dei “peggioramenti” della situazione lavorativa o economica.

E poi c’è l’ISEE ristretto. Un’opportunità che in pochi conoscono e che si rivolge a chi necessita di ricorrere a sussidi per poter vivere una vita dignitosa.

ISEE ristretto, come funziona e chi può richiederlo

L’ISEE ristretto prende in considerazione i redditi della persona che necessita di un sussidio, del coniuge (se presente) e dei figli minorenni o maggiorenni a carico IRPEF. La richiesta di questa tipologia di ISEE particolare è legata strettamente a prestazioni socio sanitarie destinate a disabili o soggetti non autosufficienti maggiorenni.

Il fine ultimo è stimare un valore dell’Indicatore inferiore rispetto all’ISEE familiare completo per poter avere accesso a più contributi. Non si comprende come mai molti enti che assistono i contribuenti nella compilazione dell’ISEE non suggeriscano tale opportunità sapendo che nel nucleo risiede una persona con disabilità.

Prestazioni socio sanitarie, cosa occorre sapere

Occorre distingue tra

  • ISEE socio sanitario (e dottorato di ricerca) per l’accesso alle prestazioni di assistenza socio sanitarie e
  • l’ISEE socio sanitario- residenze per eventuali ricoveri in strutture residenziali come RSA e RSSA dei componenti con disabilità.

La prima tipologia di Indicatore garantisce l’accesso a prestazioni sanitarie non residenziali come l’assistenza domiciliare per disabili maggiorenni e non autosufficienti. Chiedendo l’ISEE ristretto il calcolo verterà unicamente sui redditi del richiedente, del coniuge, dei figli minorenni e maggiorenni a carico (modulo MB.1rid).

La seconda tipologia, invece, vuole garantire l’accesso a prestazioni di carattere residenziale a persone maggiorenni.

Cosa significa poter utilizzare l’ISEE ristretto? Poniamo l’esempio di un ragazzo beneficiario della prestazione socio sanitaria, maggiorenne e disabile, non sposato e senza figli. Vive con i genitori. Il ragazzo potrà richiedere l’ISEE ristretto in cui risulterà solamente il suo reddito personale e non quello dei genitori. Un vantaggio non indifferente che potrà garantire al giovane più benefici.

I dettagli del Decreto sui servizi socio sanitari

Il Dpcm di riferimento è il numero 159/2013. L’articolo 6 sottolinea come le prestazioni sociali agevolate assicurate nell’ambito di percorsi assistenziali integrati di natura sociosanitaria rivolte a persone con disabilità e limitazioni dell’autonomia consentano la richiesta dell’ISEE ristretto o socio sanitario.

Tali prestazioni sono gli interventi

  • di sostegno e di aiuto domestico familiare volti a favorire l’autonomia e la permanenza nel proprio domicilio,
  • volti a supportare l’inserimento sociale, compresi gli interventi di natura economica o di buoni da spendere per l’acquisto di servizi,
  • di ospitalità alberghiera presso strutture residenziali o semiresidenziali comprese le prestazioni strumentali ed accessorie (come mensa e trasporto) destinate ai soggetti non assistibili a domicilio.

In generale, tutti i servizi di natura sociale e socio sanitaria dedicati alle persone con disabilità devono essere ricompresi nella nozione di “prestazione agevolata di natura socio sanitaria” e, dunque, essere oggetto di ISEE ristretto. Ad affermarlo sia l’INPS che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il regime di contribuzione agevolato, dunque, è un diritto per i disabili. Vuole garantire una maggiore inclusione sociale e prevenire qualsiasi forma di discriminazione. Recandosi al CAF o presso un patronato per procedere con il calcolo ISEE, di conseguenza, è bene puntualizzare il proprio diritto a chiedere il valore tenendo conto del nucleo ristretto ove sussistano le condizioni primarie. 

Le altre tipologie di Indicatore della Situazione Economica Equivalente

Per completezza, concludiamo indicando le altre tipologie di Indicatore oltre a quello ristretto, ordinario e corrente.

  • ISEE minorenni utile per accedere alle prestazioni agevolate riguardanti i minori figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi,
  • Indicatore Universitario dedicato agli studenti che desiderano accedere ad agevolazioni legate allo studio come l’abbattimento delle tasse universitarie o l’accesso alle Borse di studio. La domanda potrà essere inoltrata dallo studente come singolo (fuori dal nucleo dei genitori) solamente avendo la residenza fuori dalla casa dei genitori da minimo due anni e in presenza di un reddito superiore a 6.500 euro all’anno.
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