La NASPI, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un indennizzo erogato ai soggetti che involontariamente hanno perso il lavoro.
Il pagamento della Naspi avviene su domanda presentata dal soggetto che ne fa richiesta.
Il beneficio è rivolto ai lavoratori che hanno perso in modo involontario l’occupazione, come:
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative aventi rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Sono esclusi dal beneficio:
- i dipendenti delle pubbliche amministrazioni con contratto a tempo indeterminato;
- operai agricoli a tempo determinato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
- lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata;
- lavoratori che possiedono l’assegno ordinario di invalidità, se non optano per la NASPI.
NASPI tutto quello che occorre sapere per inoltrarla correttamente
La domanda NASPI deve essere inoltrata telematicamente attraverso accedendo al sito INPS.
È possibile presentarla in modo autonomo oppure recandosi presso di istituti di patronato.
Una volta effettuato l’accesso sul sito INPS bisogna cercare il servizio NASPI e cliccarci sopra per iniziare a completare la domanda.
Nella prima pagina bisogna confermare i dati anagrafici riportati dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ovviamente se corretti. In caso in cui il domicilio e la residenza siano diversi da quelli in possesso dell’istituto occorre solo variarli nella seconda pagina. È necessario inserire i recapiti telefonici per eventuali comunicazioni dall’istituto.
Il sistema INPS riporta l’ultimo rapporto di lavoro registrato negli archivi, ma può succedere che questo non sia aggiornato. Bisogna, quindi, variare il rapporto di lavoro e immettere i dati corretti.
Nelle pagine seguenti viene chiesto di dichiarare, se presente, i redditi derivanti da partita IVA, lavoro parasubordinato e Gestione Separata. Occorre però anche una dichiarazione di responsabilità firmata e datata da allegare alla domanda.
Indennità di disoccupazione: modalità di pagamento possibile
Dopo il passaggio suddetto è necessario indicare la modalità di pagamento che può essere tramite accredito sul conto corrente o in contanti. Quest’ultima opzione è solo per gli importi inferiori ai 1.000 euro.
In caso di accredito dell’indennità Naspi su conto corrente è necessario che quest’ultimo sia intestato o cointestato alla persona richiedente il beneficio. Tale condizione è necessaria considerato che l’INPS accede alla banca dati dell’istituto di credito per la verifica dell’intestazione.
Negli ultimi passaggi vanno indicati il Centro dell’Impiego di competenza e la mansione svolta dal richiedente della Naspi. Successivamente attraverso il pulsante “allegati” bisogna inserire la scansione del documento di riconoscimento, la dichiarazione di responsabilità e l’UNILAV.
Con il tasto “avanti” si confermano tutti i dati inseriti ed è possibile avere un riepilogo della domanda, in tal modo da verificare la presenza di errori. Dopo aver accertato che le informazioni inserite siano corrette è possibile inviare la domanda.
Il sistema permette di scaricare la domanda e il riepilogo con tanto di protocollo.
NASPI due tipologie di esito
A seguito dell’invio, l’INPS si occuperà della lavorazione della pratica e a elaborare l’esito. In caso di accoglimento sul provvedimento sono riportati i giorni di NASPI da poter usufruire con l’importo mensile.
Se l’esito è negativo l’INPS invierà la reiezione della domanda con tanto di motivazione e la possibilità di presentarne ricorso amministrativo.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.