Titoli di Stato (BOT – BTP – CCT) e le tipologie su cui puntare per investire il proprio denaro

I Titoli di Stato sono strumenti finanziari emessi dai governi per finanziare le attività del proprio Paese. Ecco quali sono quelli italiani

Un investitore compra i titoli di Stato prestando il denaro allo Stato che li investe per determinate attività statali o per sanare il debito pubblico.

titoli di stato
InformazioneOggi

Lo Stato dovrà restituire il capitale investito più gli interessi all’investitore versando il denaro in una unica soluzione a scadenza, nel caso di titoli zero coupon, oppure in più volte in base alla durata della cedola. In Italia i titoli sono emessi dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) attraverso il Dipartimento del Tesoro in base a un calendario annuale nel quale sono indicate le aste di collocamento dei titoli. Inoltre, le comunicazioni delle immissioni sono rese note anche con un comunicato pubblicato sul sito del MEF.

Di solito, i titoli di Stato si differenziano tra loro per la durata, la presenza o meno di cedole (o coupon) e il tasso di interesse. Quest’ultimo può essere fisso con la restituzione degli interessi pattuiti al momento della sottoscrizione oppure variabile con interessi prodotti in base ai tassi di mercato. Il titolo è emesso a un prezzo determinato da un’asta a cui partecipano vari investitori. Una volta acquistato il titolo potrà essere rivenduto, prima della scadenza, sui mercati regolamentati, come la Borsa, a determinate condizioni decise proprio dal mercato.

Titoli di Stato: una guida per conoscerli meglio

Sul mercato italiano sono acquistabili i seguenti titoli di Stato:

  • Buoni ordinari del Tesoro (BOT) che hanno una durata che non supera i 12 mesi e sono privi di cedole (zero coupon). Il rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di acquisto: è per questo è detto “scarto di emissione”;
  • Certificati del Tesoro zero coupon (CTZ) hanno una durata fino a 24 mesi e come i BOT sono privi di cedola; inoltre, ne condividono il rendimento;
  • Buoni del Tesoro poliennali (BTP) hanno, invece, una scadenza molto lunga (3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni). Le cedole fisse a scadenza semestrali consentono un rendimento costante. Invece, il valore del capitale sul mercato secondario può essere diverso dal capitale investito e dal rimborso a scadenza. Il motivo sta nella variazione dei tassi di interesse sul debito italiano;
  • Buoni del Tesoro poliennali indicizzati all’inflazione europea (BTP€i) sono titoli con durata di 5, 10, 15 e 30 anni. Garantiscono rendimenti costanti e prevedono una protezione contro il rialzo dei livelli dei prezzi europei. Inoltre, il capitale è rimborsato a scadenza e le cedole, pagate ogni sei mesi, sono rivalutate in base all’andamento dell’inflazione europea Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo nell’area dell’euro (IAPC);
  • Certificati di credito del Tesoro indicizzati all’Euribor (CCTeu) hanno con cedola variabile: il rendimento varia in base a un parametro di mercato;
  • Buoni del Tesoro poliennali Italia (BTP Italia) sono titoli con cedole semestrali e una durata che è stabilita prima della loro emissione. Il capitale è rivalutato ogni sei mesi e si adegua all’andamento dell’inflazione italiana misurato dall’Indice FOI – Indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (escluso i tabacchi).
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