Con il crollo delle banche in molti si preoccupano dei risparmi conservati sui libretti e buoni postali. Ecco cosa sapere.
A molti è ormai noto che poco più di due settimane fa negli Stati Uniti è fallita la Silicon Valley Bank che è tra le prime 20 banche statunitensi.
Se la preoccupazione del fallimento di una così importante ma lontana banca non ha creato grande preoccupazione ai piccoli risparmiatori, il crollo della Credit Suisse ha avuto, invece, un impatto più forte in Italia. In molti hanno iniziato a chiedersi se i risparmi bancari, ma soprattutto quelli postali, siano al sicuro oppure c’è il rischio di perdere tutto.
I risparmi depositati su libretti e buoni postali sono al sicuro come in banca: ecco il perché
È legittimo che i risparmiatori che utilizzano i prodotti postali come libretti e buoni fruttiferi siano preoccupati per gli eventi accaduti in queste ultime settimane. In fondo, l’Italia non sta vivendo un periodo economico molto felice e tanto meno gli italiani che devono combattere ogni giorno con l’aumento dei prezzi. Tra l’altro dopo aver seguito i consigli degli esperti che dicevano che lasciare i propri soldi su un conto corrente li avrebbe svalutati, ora hanno il timore di perdere una parte dei loro risparmi.
Sul sito di Poste Italiane si legge che i libretti e i buoni postali sono garantiti dallo Stato al 100%. Ciò vuol dire che Cassa depositi e prestiti, che emette questi prodotti finanziari, e Poste Italiane, che li distribuisce, sono di proprietà dello Stato. Di conseguenza, i prodotti postali sono tutelati e, quindi, al sicuro.
Inoltre, così come le banche, anche libretti e buoni sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD). Ma cosa garantisce con l’esattezza? Qualora un istituto di credito fallisca, i titolari di conti correnti, conti deposito, libretti di risparmio, assegni circolari e altri strumenti finanziari possono stare tranquilli. Infatti, il Fondo garantisce la protezione di tutti i prodotti finanziari fino a 100mila euro. Tra questi bisogna includere anche le carte prepagate purché siano in possesso dell’IBAN, perché solo in tal caso possono essere considerate depositi ordinari.
Ecco cosa succede ai risparmi depositati oltre i 100mila euro
Ma anche i risparmiatori che hanno sui libretti e sui buoni risparmi oltre i 100mila euro possono stare tranquilli. Infatti, in caso di perdita del denaro esistono delle tutele anche nei loro confronti. Una di questa è il cosiddetto ‘saldo temporaneo’ che ha però una garanzia breve perché termina dopo 9 mesi dall’accredito del denaro.
I saldi temporanei sono soldi ricevuti dopo vendite di immobili, eredità, trattamenti di fine rapporto, risarcimenti di assicurazioni. Questo denaro può essere utilizzato per investimenti o acquisto di un immobile, però qualora non si utilizzasse è opportuno trasferirlo su un altro conto o strumento finanziario entro i 9 mesi.