La Legge 104 permette l’accesso ad agevolazioni per la sostituzione di infissi e pavimenti? Scopriamo il Bonus da richiedere, come funziona e a chi è dedicato.
Con la Legge di Bilancio 2023 il Bonus 75% per la rimozioni delle barriere architettoniche è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025 subendo qualche modifica.
La mobilità è un diritto di tutti i cittadini eppure a volte viene dimenticato. Le persone con ridotte o impedite capacità motorie troppo spesso vedono loro negato, infatti, il diritto alla vita sociale per mancanza di accessibilità a specifici luoghi. Non solo, per problemi economici molte famiglie non sono in grado di procedere autonomamente con interventi utili per garantire una più pratica mobilità nell’abitazione del disabile. Si è limitati nei movimenti, dunque, anche a casa propria e in un Paese civile questo è inaccettabile.
Il Governo Meloni ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2025 il Bonus 75% per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Parliamo di un’agevolazione che permette di detrarre il 75% delle spese sostenute per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche a condizione che i pagamenti siano effettuati dal 1° gennaio 2022 fino al tutto il 2025. Gli aventi diritto recupereranno le somme spese in cinque anni con dilazioni di pari importo nella dichiarazione dei redditi.
Sostituzioni di infissi e pavimenti con detrazione del 75%
Rientrano tra gli interventi ammessi alla detrazione del 75%
- la sostituzione di finiture quali infissi, pavimenti, porte, terminali degli impianti,
- l’adeguamento degli impianti tecnologici come impianti elettrici, citofoni, ascensori, servizi igienici (anche la sostituzione della doccia con una vasca con sportello),
- il rifacimento delle scale,Â
- l’installazione di servoscala, rampe, ascensori e piattaforme elevatrici.
Tutto questo a condizione che gli interventi servano per eliminare barriere architettoniche che ostacolano la mobilità di persone affette da handicap grave. Ad onor del vero non è richiesta obbligatoriamente la disabilità da parte del richiedente ma sarà necessario che il lavoro effettuato migliori l’accessibilità dell’edificio o dello spazio su cui si interviene. Inoltre, per poter essere ammessi ricordiamo che i lavori devono essere realizzati secondo le indicazioni tecniche del Decreto Ministeriale del 1989 (14 giugno) numero 236.
Chi può approfittare del beneficio
Destinatari del Bonus 75% sono persone fisiche, condomini e aziende. Sono esclusi dalla misura i titolari di redditi assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva. Da sottolineare, poi, come sia fondamentale la proprietà degli immobili su cui effettuare gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche come la sostituzione in infissi e pavimenti.
Per quanto riguarda i lavori nei condomini occorre sapere che gli stessi dovranno essere deliberati con una maggioranza dei partecipati pari ad un terzo del valore millesimale dell’edificio. Con la Legge di Bilancio 2023, dunque, si permette il raggiungimento di una maggioranza semplificata. La stessa maggioranza vige per gli interventi ammessi al Superbonus. Parliamo di un bonus edilizio a cui è possibile associare gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche senza che sia richiesta la presenza di anziani nel condominio o di disabili.
Il tetto di spesa per ottenere la detrazione per la sostituzione di infissi e pavimenti
La detrazione del 75% da utilizzare per sostituire infissi e pavimenti è calcolata su un tetto di spesa massimo di
- 50 mila euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari di edifici plurifamiliari a condizione che siano funzionalmente indipendenti e con accesso dall’esterno,
- 40 mila euro moltiplicati il numero di unità immobiliari per edifici con unità immobiliari comprese tra due e otto,
- 30 mila euro moltiplicati il numero di unità immobiliari per edifici con unità immobiliari superiori ad otto.Â
Tra le spese ammesse ricordiamo che ci sono anche gli interventi di automazione degli impianti nonché la sostituzione degli impianti (incluse le spese per la bonifica del materiali del vecchio impianto nonché le spese per il loro smaltimento).
E le agevolazioni non finiscono qui
Ricordiamo che alla detrazione del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche si affiancano altre agevolazioni. Il riferimento è
- al bonus ristrutturazioni con detrazione del 50% e tetto di spesa massimo di 96 mila euro (scadenza il 31 dicembre 2024).
- il citato Superbonus a condizione che i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche siano eseguiti congiuntamente ad interventi trainanti ossia di efficientamento energetico e miglioramento antisismico. Ricordiamo che dal 17 febbraio 2023 non è più possibile approfittare della cessione del credito o dello sconto in fattura ma solamente della detrazione del 90%.
Esempi di interventi agevolabili oltre alla sostituzione degli infissi
Concludiamo con qualche esempio chiarificatore degli interventi effettuabili grazie al Bonus barriere architettoniche. La rimozione di scalini, di porte troppo strette per il passaggio della sedia a rotelle, interventi su spazi ridotti o dislivelli. Continuiamo con l’installazione di rampe o la modifica di rampe presenti ma troppo ripide e, dunque, pericolose. La realizzazione di ausili come gli scivoli a bassa pendenza, piattaforme elevatrici, montascale e ascensori.
E ancora, l’adeguamento dei citofoni per un posizionamento alla giusta altezza oppure dei servizi igienici così come ogni rimozione edilizia volta a garantire maggiore mobilità .