In tema di aumento pensioni causa inflazione altre novità perché anche per il 2024 le probabilità di un maxi aumento sono molto alte.
In questi mesi il peso dell’inflazione si è fatto sentire in modo molto consistente nelle tasche di milioni di italiani.
I prezzi dei beni di prima necessità sono lievitati e, con essi, anche quelli delle bollette e del carburante ma a controbilanciare ciò è arrivato il maxi aumento delle pensioni dei cittadini italiani, contro un carovita evidente a tutti.
Secondo gli esperti di previdenza, anche il prossimo anno dovrebbe ripetersi uno scenario simile o molto simile a quello odierno, perché si stima un nuovo incremento delle prestazioni previdenziali – e forse anche maggiore di quello del 2023. Vediamo dunque più da vicino che cosa possiamo aspettarci per il futuro. I dettagli.
Nuovo aumento pensioni 2024: il contesto di riferimento
Già quest’anno i pensionati hanno tirato un sospiro di sollievo, perché il 2023 sarà ricordato come l’anno del maxi-incremento delle pensioni a causa dell’impennata dell’inflazione. Lo Stato è infatti corso ai ripari per garantire tutela al potere di acquisto dei percettori del trattamento previdenziale e delle loro famiglie.
Ebbene, com’è noto gli assegni sono stati rivalutati in via provvisoria di una percentuale pari al 7,3% fino a 4 volte il trattamento minimo, a scendere per gli importi superiori questa soglia. Per dare un supporto ai pensionati alle prese con bilanci familiari mensili più ostici che in passato, è arrivato allora l’atteso aumento pensioni che, però, a ben vedere rappresenta un notevolissimo esborso per l’istituto di previdenza. Gli osservatori hanno calcolato che nell’arco dell’intero anno l’ente dovrà pagare circa 20 miliardi in più.
La rivalutazione è stata, come detto, provvisoria perché il dato finale dell’inflazione nel 2022 è corrispondente all’8,1%. Questo vuol dire che i pensionati avranno diritto ad incassare anche il conguaglio dello 0,8% (e a scalare) agli inizi del 2024. Anche se è possibile sulla carta che l’Esecutivo vada ad anticipare l’integrazione alla fine dell’anno in corso.
Nuovo aumento pensioni 2024? Ecco perché non è irreale aspettarselo
L’inflazione, seppur con i primi segnali di rallentamento, continua a essere molto alta. Di questo passo la rivalutazione delle pensioni in programma nel 2024 potrebbe portare ad un nuovo maxi aumento, necessario appunto per far sì che gli assegni previdenziali non perdano potere d’acquisto.
Ma vero è che l’inflazione ultimamente sembra invertire la sua rotta rispetto ai mesi passati, indicando segnali di rallentamento nelle ultime settimane. E’ altrettanto vero che persiste nell’essere molto elevata, con conseguenze e disagi per tutti. Per questo le prospettive indicano tuttora una possibile, ed anzi probabile, nuova maxi rivalutazione delle pensioni in programma nel 2024. La motivazione è sempre la stessa: garantire protezione del potere di acquisto agli assegni pensionistici.
Scenari previdenziali 2024: cosa accadrà alle pensioni?
A differenza dello scorso anno ora la tendenza inflazionistica è a scendere, ma non dimentichiamo che se l’inflazione conserverà nel complesso questo andamento nei mesi a venire – senza crollare – sarà molto probabile trovare poi un valore medio d’inflazione almeno simile a quello registrato per il 2022, corrispondente appunto all’8,1% e alla base del forte aumento delle pensioni.
Di un nuovo possibile incremento beneficeranno non soltanto i pensionati ma anche i titolari di altri trattamenti soggetti a rivalutazione. Pensiamo, tra gli altri, all’esempio dell’assegno unico e universale figli a carico.
Ricordiamo anche quanto segue, perché ci serve a capire quali potranno essere i prossimi scenari previdenziali: ebbene, il mese scorso l’inflazione italiana è scesa al 9,1%, mentre il dato acquisito per l’anno in corso è pari al 5,4%. Questo in termini pratici vuol dire che, in base all’ISTAT, se i prezzi al consumo resteranno invariati fino alla fine dell’anno, rispetto al 2022 saranno incrementati aumentati di una percentuale pari proprio al 5,4%.
Ebbene, la domanda spontanea è questa: che cosa succederebbe alle pensioni? Il punto è che per il 2024 sarebbe certo un nuovo maxi aumento degli assegni previdenziali, ma in misura più bassa rispetto a quest’anno. Ricordiamo anche che la rivalutazione “ridotta” di cui alla manovra 2023 varrà anche per il prossimo anno e, perciò, a godere dell’aumento pieno saranno soltanto le pensioni d’importo inferiore a 4 volte il trattamento minimo, mentre al di sopra la percentuale sarà diminuita rispettivamente all’85% (tra le 4 e le 5 volte), al 53% (tra le 5 e le 6 volte), al 47% (tra le 6 e le 8 volte), al 37% (tra le 8 e le 10 volte) e al 32% (al di sopra le 10 volte il trattamento minimo Inps).
Non resta dunque che attendere i prossimi sviluppi, con la consapevolezza però che l’inflazione resterà alta ancora a lungo – così come chiarito dalla stessa BCE in questi giorni.