La pensione di reversibilità è erogata ai familiari superstiti dopo la morte del pensionato o assicurato. Requisiti e come farne domanda.
L’importo erogato corrisponde a una quota in percentuale della pensione già liquidata.
La pensione di reversibilità è un beneficio pensionistico erogato a domanda ai superstiti del pensionato.
Il trattamento economico è corrisposto ai seguenti soggetti:
– coniuge o soggetto unito civilmente;
– coniuge separato;
– coniuge divorziato se titolare di assegno divorzile.
Inoltre, la pensione di reversibilità è rivolta anche ai figli:
– minorenni al momento della morte del dante causa;
– riconosciuti inabili al lavoro e a carico del genitore alla data del decesso, a prescindere dall’età;
– maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non svolgono attività lavorativa, che frequentano scuole o corsi di formazione professionale paragonabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21° anno di età;
– studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che non prestino attività lavorativa, che sono iscritti all’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26°anno di età.
Pensione di reversibilità: ecco i documenti necessari per l’invio
La domanda di reversibilità può essere inoltrata direttamente dal superstite oppure tramite gli uffici di patronato.
I documenti utili per l’inoltro della domanda sono:
– documento di riconoscimento in corso di validità del soggetto superstite;
– tessera sanitaria;
– codice IBAN;
– redditi presunti per l’anno in corso, se presenti;
– certificato di morte dell’assicurato;
– certificato di matrimonio.
Dopo aver effettuato l’accesso su portale INPS basta cliccare sul servizio pensione di reversibilità.
Si procede con la conferma dei dati anagrafici, già riportati dal sistema, se questi risultano errati si può procedere con la variazione.
È necessario indicare nella domanda anche i recapiti telefonici o indirizzi mail per eventuali comunicazioni INPS.
Successivamente bisogna indicare i dati del dante causa e inserire i redditi presunti (se presenti) e il codice IBAN ai fini dell’accredito.
La pensione di reversibilità può essere accreditata mediante:
– conto corrente bancario o postale;
– carta prepagata dotata di IBAN;
– libretto postale;
– allo sportello.
Per riscuotere la pensione attraverso quest’ultima opzione l’importo pensionistico non deve superare la cifra dei 1mille euro.
L’accredito pensionistico deve essere effettuato su un codice IBAN intestato o cointestato al superstite dichiarante.
Cosa allegare alla domanda
Successivamente bisogna procedere con l’allegazione dei documenti che sono:
– documento di riconoscimento in corso di validità del superstite;
– certificato di morte.
Due possibili esiti
Dopo aver inviato la domanda di reversibilità si può consultare lo stato di avanzamento accedendo con le proprie credenziali. Successivamente, bisogna cercare tra le domande presentate.
L’Istituto Nazionale della Previdenza sociale a seguito della domanda inizia a effettuare tutti i controlli necessari.
L’esito sarà comunicato tramite un provvedimento che sarà recapitato all’indirizzo indicato in domanda.
Il suddetto è possibile scaricarlo anche sul proprio portale INPS.
Il provvedimento comunicante l’esito positivo indica l’importo pensionistico spettante al superstite e gli eventuali arretrati.
Se l’esito è negativo, ma sussistono i requisiti necessari per il riconoscimento della pensione di reversibilità è possibile presentare il ricorso. Tale deve essere inviato telematicamente mediante il canale INPS.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.