La cura staminale sta prendendo sempre più campo in Medicina e i risultati sono davvero strabilianti: ecco cosa succede alle ossa e giunture.
La Ricerca ha fatto passi da gigante e oggi con le cellule staminali possiamo curare molte patologie. Oggi parliamo delle soluzioni per i danni alle anche, al ginocchio o alle spalle.
L’innovazione tecnologica permette in pratica di sostituire le parti danneggiate del nostro corpo tramite l’introduzione di cellule staminali, prelevate direttamente dal soggetto malato. Ecco come funziona questa meraviglia della Medicina e quali vantaggi porta a chi ha problemi osteoarticolari.
Cosa sono le cellule staminali
Nel nostro corpo abbiamo molteplici tipi di cellule differenti, che vanno a creare l’insieme degli organi, tessuti e apparati.
Le cellule staminali si trovano sia nel corpo degli adulti che negli embrioni e nel sangue cordonale, e hanno “poteri” diversi. Infatti quelle ottenute dagli embrioni possono trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula, mentre quelle ottenute dal sangue del cordone ombelicale o da tessuti di un soggetto adulto possono dare origine ad un numero ristretto di tipi di cellula.
In pratica è come se fossero la base della vita, e potendole trasformare nelle cellule che servono si ottiene un “rigeneramento cellulare” della parte del corpo o organo sofferente. Basti pensare che attualmente le cellule staminali si usano anche per curare alcuni tipi di tumore del sangue, come la Leucemia o alcuni tipi di linfomi.
La cura staminale serve anche per ricostruire, guarire e cicatrizzare una parte del corpo?
Al momento si stanno sperimentano numerose applicazioni delle cellule staminali. Lo scopo finale è quello di sostituire – ad esempio nel comparto osteoarticolare – una parte del corpo “consumata” o danneggiata da un trauma, come ad esempio la protesi all’anca o al ginocchio.
Le speciali cellule si ottengono prelevando sangue o grasso dal paziente: vengono sottoposte ad un particolare processo che ne isola la parte staminale, che sarà poi reimmessa nella parte danneggiata del paziente stesso. Le “istruzioni” delle nuove cellule faranno sì che la parte venga stimolata a ricostruire e guarire. Esistono due procedure, il “lipogems” e la tecnica PRP che rispettivamente vanno a prendere le cellule nell’adipe o nel sangue.
- Con la tecnica “lipogems” al paziente, durante una vera e propria operazione, vengono prelevate le cellule del grasso e poi manipolate; in seguito vengono reintrodotte nelle articolazioni danneggiate. Questa tecnica risulta particolarmente efficace per riparare parti cartilaginee oppure ossee.
- Per quanto invece concerne la tecnica “PRP”, si utilizza il sangue del paziente, da cui si ricavano le cellule che vengono modificate e manipolate. Lo scopo è quello di ottenere particolari piastrine che aiutano nella ricrescita. Tramite semplici iniezioni si va a inserire le nuove cellule, che riattiveranno i tessuti malati. Questa tecnica è efficace soprattutto per riparare tendini e muscoli, ma anche per velocizzare processi di cicatrizzazione da trauma (anche sportivo).
Entrambe le procedure sono altamente efficaci, anche se purtroppo in alcuni casi non si riesce a far sviluppare le nuove cellule di ogni tipologia necessaria. Anche in campo ortopedico, però, stanno dimostrando un’immensa potenzialità, e soprattutto un’efficacia sicura, data la natura biologica e la compatibilità assoluta. Siamo di fronte ad una nuova era che sicuramente porterà una svolta in tanti altri ambiti curativi.