Volendo acquistare casa e intestarla ad una persona disabile si potrebbe godere di alcune agevolazioni. Di cosa parliamo?
I notati sono a conoscenza delle agevolazioni per disabili volte a tutelare una particolare categoria di persone.
Le persone con disabilità grave e i caregiver hanno il diritto di ricevere tutele sociale per superare gli ostacoli che quotidianamente si presentano. Avere una minorazione fisica, sensoriale o psichica comporta delle difficoltà che solo i disabili e i familiari che li assistono possono conoscere fino in fondo. Lo Stato cerca di sostenere questi cittadini con agevolazioni fiscali, assistenziali e benefici di vario genere.
Permessi retribuiti, esenzioni, IVA al 4%, congedi straordinari sono solo alcune delle misure accessibili ai titolari di Legge 104 (articolo 3, comma 3 con connotazione di gravità ). Alcuni aiuti, poi, sono più noti mentre altri sono conosciuti da uno stretto numero di persone. Parliamo, ad esempio, delle tariffe telefoniche scontate, dei trucchi per acquistare uno smartphone ad un prezzo minore ma anche della possibilità di risparmiare sull’acquisto di una casa.
Due mamme chiedono “Desideriamo sapere se per l’acquisto di una casa a nome di due ragazzi disabili c’è la possibilità di avere dei Fondi regionali a fondo perduto (i ragazzi hanno Legge 104 articolo tre comma tre)“.
La normativa che disciplina le agevolazioni fiscali
Presenteremo la normativa generale che disciplina gli aiuti ai disabili in previsione di una futura assenza del caregiver. Tra gli strumenti previsti dalla Legge citiamo in primis il trust. Prevede la possibilità per una persona di far rientrare i beni del proprio patrimonio sotto il controllo di una persona fisica o giuridica perché li possa amministrare. Tale persona dovrà agire nell’interesse del beneficiario o per uno specifico fine.
Di conseguenza, secondo la Legge è possibile costituire tramite un atto notarile il trust a favore dell’assistenza di una persona con handicap grave per tutelare i suoi interessi. Oggetto di trust sono anche i beni immobili così come investimenti, partecipazioni societarie o beni mobili.
Le agevolazioni da conoscere
La normativa (Dopo di noi) prevede una serie di esenzioni e agevolazioni fiscali.
- Esenzioni dal pagamento di imposte su successioni e donazioni,
- agevolazioni sul pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali,
- esenzioni sull’imposta di bollo per atti e documenti,
- deducibilità parziale di erogazioni liberali, donazioni e atti a titolo gratuito,
- detraibilità parziale di specifiche polizze assicurative,
- agevolazioni IMU sui beni oggetto di trust o fondi speciali (se previste dal Comune di residenza).
Tutte questi aiuti sono volti a tutelare il disabile qualora venisse a mancare un sostegno, nel momento in cui il familiare del disabile non ci sarà più. Ma ora, volendo intestare la casa alla persona con handicap ci sono vantaggi da conoscere?
Disabili e mutuo prima casa, le agevolazioni
I disabili possono ottenere un mutuo prima casa a tassi agevolati. Se nel nucleo, dunque, è presente un componente con Legge 104 è bene approfondire le opportunità da richiedere ora per poi pensare anche al momento in cui non si avrà più la possibilità di assistere il familiare.
Nello specifico, occorre approfondire il plafond casa messo a disposizione dallo Stato fino ad esaurimento delle risorse. La convenzione tra Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti ha dato vita a questa iniziativa in cui è possibile far rientrare l’acquisto di una casa da parte di un disabile nonché la ristrutturazione di un immobile per l’efficientamento energetico. Il tetto massimo di spesa è di 350 mila euro.
Le caratteristiche del plafond casa
Il mutuo agevolato prevede interessi più bassi di quelli di mercato a condizione che nel nucleo familiare ci sia un disabile. Il plafond casa è un finanziamento di garanzia che consente alle banche di erogare mutui garantiti da ipoteca volti all’acquisto di immobili residenziali che diventeranno abitazioni principali. Condizione necessaria che la casa appartenga alle classi energetiche A, B oppure C.
Chi può avervi accesso
Il mutuo a tasso fisso o variabile agevolato può essere richiesto
- dalle famiglie con un soggetto disabile all’interno del nucleo familiare,
- dalle giovani coppie under 40 o con uno dei componenti under 35 a condizione che siano sposati o abbiamo contratto un patto sociale da almeno due anni,
- da famiglie numerose con minimo tre figli a carico.
Piano di ammortamento
Le banche finanziano fino a
- 100 mila euro per la ristrutturazione di una casa,
- 250 mila euro per l’acquisto di immobili residenziali,
- 350 mila euro in caso di acquisto e contemporanea ristrutturazione.
Il piano di ammortamento prevede tre diverse durate del rimborso
- 10 anni in caso di ristrutturazione,
- 20 o 30 anni in caso di acquisto con o senza ristrutturazione.
L’erogazione del mutuo è legata alla presentazione di un piano dettaglio dei lavori, dei costi stimati sia per la ristrutturazione sia per l’eventuale acquisto.
Come inoltrare domanda di mutuo prima casa per disabili
Gli interessati dovranno recarsi presso una delle banche aderenti alla Convenzione CDP-ABI e inoltrare richiesta di sottoscrizione del mutuo a tasso agevolato. Il modulo può essere scaricato online dal portale dell’istituto di credito a cui ci si rivolgerà . Una volta compilato in ogni sua parte si potrà presentare per conoscere l’esito della domanda.
In conclusione, alle lettrici suggeriamo di rivolgersi ad una banca aderente per capire se il mutuo può essere concesso alle loro condizioni e quale sarà il tasso agevolato applicabile. Poi si potrà pensare anche al futuro dei figli con handicap grave per tutelarli un domani come previsto dalla normativa prima citata.