Grazie alla sempre maggiore efficienza del fotovoltaico e alla riduzione dei costi nel 2023, l’utilizzo dell’energia pulita si sta via via diffondendo anche in Italia. Anzi oggi l’installazione del fotovoltaico costa migliaia di euro in meno.
In questo periodo le bollette luce e gas fanno meno paura che nel recente passato, dato che è stata confermata la linea del costante ribasso dei prezzi da parte di Arera.
Insomma una buona notizia in tempi di alta inflazione e prezzi fuori controllo, cui si somma peraltro la notizia per cui installare il fotovoltaico costa un po’ meno rispetto a qualche tempo fa.
Anzi si può affermare che senza cessione e sconto in fattura il prezzo cala. Vediamo allora più da vicino queste ultime novità sul fotovoltaico e sull’energia pulita e capiamo insieme perché oggi si risparmia. I dettagli.
Fotovoltaico: i prezzi calano e a beneficiarne è anche l’ambiente
In estrema sintesi, il fotovoltaico consiste in una tecnologia che si serve dell’effetto fotovoltaico per trasformare l’energia solare in energia elettrica. L’iter di conversione si compie con l’utilizzo di pannelli solari fotovoltaici, formati da celle fotovoltaiche capaci appunto di trasformare la luce solare in energia elettrica.
L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico può essere sfruttata per alimentare una ampia gamma di dispositivi, pensiamo ad es. a elettrodomestici, lampade, impianti di illuminazione pubblica e così via. Le possibilità di utilizzo sono praticamente illimitate.
In particolare oggi il fotovoltaico si distingue ed è in voga perché consiste in una fonte di energia rinnovabile e pulita, che non produce emissioni di gas serra e non contribuisce all’inquinamento atmosferico. Essa ha anche il vantaggio di poter essere sfruttata per diminuire la dipendenza da fonti di energia fossili come il petrolio e il gas naturale, per loro natura inquinanti.
Come accennato in apertura, nel 2023 installare il fotovoltaico per l’utilizzo domestico comincia ad essere un po’ più economico e questo perché senza lo sconto in fattura il prezzo sta scendendo. Cosa vuol dire in concreto? Ebbene, è molto semplice: lo stop del Governo alla cessione del credito ha fatto scendere i prezzi dei pacchetti di installazione fotovoltaico, dato che questi ultimi erano lievitati nel 2022 a causa dei costi della cessione come anche per l’eccesso di domanda con quantitativo ridotto di merce.
Fotovoltaico: la novità del blocco della cessione e le ragioni
In verità cessione del credito e sconto in fattura, nell’occhio del ciclone per le note dinamiche legate al Superbonus, hanno in passato consentito a non pochi cittadini italiani di installare un impianto fotovoltaico, versando la metà rispetto al preventivo fatto.
Un’agevolazione oggettiva perché la parte restante della spesa, in virtù del meccanismo della cessione del credito, è stata scontata. La situazione però è cambiata lo scorso anno, quando infatti il perdurante meccanismo ha condotto ad un aggravio delle spese. Sono infatti saliti sia i costi dei sistemi che quelli di gestione.
Non solo. A ciò si è sommato poi il boom delle domande di fotovoltaico – contestualmente all’aumento esponenziale dei costi delle bollette luce e gas – ed ecco allora la conseguenza della difficoltà di trovare alcuni componenti del fotovoltaico, come gli inverter o le batterie.
In questa situazione si è aggiunto l’ulteriore ‘carico’ per cui le banche – dopo un periodo di partenza in cui la detta cessione del credito implicava soltanto una ridotta percentuale trattenuta dall’istituto per il servizio – negli ultimi mesi dello scorso hanno cominciato a chiedere sempre di più agli interessati all’installazione del fotovoltaico. Per questo anche la cessione è divenuta sconveniente dal lato economico. Lo stop della cessione da parte del Governo dunque rivela chiaramente le sue ragioni.
I numeri confermano il calo dei prezzi nel 2023
Secondo alcune analisi effettuate dal Centro Studi di Otovo, che ha studiato l’evoluzione dei prezzi di mercato, da fine 2022 ad ora si è registrata la diminuzione del costo di un impianto fotovoltaico corrispondente al 28%. Il motivo è legato al fatto che il prezzo in preventivo è sgravato dal costo di cessione, infatti quando era ancora presente la cessione del credito essa finiva per alzare di circa il 20% il prezzo finale del fotovoltaico domestico.
Altro elemento che rende oggi più conveniente il fotovoltaico è che il calo dei prezzi dei fornitori è legato al fatto che in precedenza detti prezzi erano tarati su una domanda superiore.
Le rilevazioni circa i cali delle spese sono confermate anche dall’ultimo rapporto Gaudì, in cui è emerso che il prezzo dell’installazione del fotovoltaico medio da 6 kWp – prima dell’abolizione della cessione del credito – era superiore ai 17mila euro che, scontati del 50%, risultavano pari a più di 8.500 euro.
Oggi l’identico impianto, da quando è stata bloccata la cessione del credito e dunque non è più attivo lo sconto in fattura, è sui 12.500 euro circa, i quali però sono recuperabili al 50% per detrazione fiscale nel decennio successivo. Il risparmio è oggettivo.