Case popolari: come fare ad averla nel 2023? Tutte le informazioni essenziali

Con una terminologia sicuramente più diffusa, si è soliti parlare di case popolari piuttosto che di edilizia residenziale pubblica. Ma come fare ad accedere a queste unità abitative nel 2023? Ecco alcuni utili chiarimenti a riguardo.

In un periodo di forte incertezza economica, certamente le case popolari rappresentano e continuano a rappresentare un ‘salvagente’ abitativo per chi, altrimenti, non sarebbe in grado di pagare le rate dell’affitto, del mutuo e ancor meno il prezzo d’acquisto di un immobile in cui vivere.

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Informazione Oggi

Di seguito intendiamo fare il punto sulle case popolari 2023, evidenziando i possibili beneficiari, quanto si paga e come farne domanda. Che cosa è opportuno sapere a riguardo? Ecco una sintetica guida a riguardo.

Case popolari, che cosa sono e finalità: il contesto di riferimento

Se parliamo di case popolari, ci riferiamo a quella che, tecnicamente, è definita edilizia residenziale pubblica, e dunque a quell’altissimo numero di alloggi che lo Stato mette a disposizione delle persone che non possono permettersi un’abitazione propria, ovvero:

  • persone non abbienti o comunque con un reddito al di sotto di una certa soglia;
  • persone che, a causa delle proprie condizioni psicofisiche, vivono in una situazione di precarietà e difficoltà quotidiana.

Attenzione però, perché la cittadinanza italiana o comunitaria non fa parte dei requisiti d’accesso. Questo vuol dire che anche un extracomunitario, a patto che abbia il permesso di soggiorno e sia residente nel territorio di riferimento o quanto meno svolga attività di lavoro in quello stesso territorio, può fare domanda per l’assegnazione dell’alloggio.

Rimarchiamo che le case popolari altro non sono che immobili pubblici, realizzati dallo Stato con il particolare scopo di contrastare l’emergenza abitativa in cui si trovano le persone più bisognose a livello economico.

Attenzione però, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, l’assegnazione delle case popolari non è a costo zero perché lo Stato chiede comunque in cambio un contributo come canone di locazione. Tuttavia il suo ammontare è praticamente una sorta di cifra simbolica, posto che si tratta di una somma di gran lunga inferiore a quello che normalmente il mercato degli affitti offre. Ne parleremo tra poco.

Limiti all’ottenimento della casa popolare

Gli interessati ad ottenere una casa popolare debbono ricordare che, onde concorrere all’assegnazione, debbono soddisfare i requisiti previsti dal Comune di residenza. In particolare a colui che fa domanda si richiede di non oltrepassare una soglia di reddito fissata dal Comune, sulla scorta della composizione del nucleo familiare.

Non debbono poi mancare altri requisiti tra cui il non essere già assegnatari di case popolari, il non essere già proprietari di altri alloggi che possono rispondere alle esigenze del proprio nucleo familiare o di beni di un certo ammontare prefissato. In buona sostanza occorre non essere titolari di alcun diritto di proprietà in ambito immobiliare. Altri requisiti obbligatori sono il non aver avuto negli ultimi cinque anni sfratti da altre case popolari e il non aver abusivamente occupato altri alloggi popolari.

Quelli che abbiamo riportato finora sono i requisiti generali di partecipazione ai bandi, tramite domanda ad hoc. Raccolte tutte le domande, si stabilisce una graduatoria con un ordine di punteggio sulla scorta del quale scatta la fase di assegnazione degli alloggi o case popolari. Chiaramente il reddito certificato dall’ISEE sarà la componente fondamentale per l’assegnazione dell’immobile.

Il rilievo dei bandi comunali

Gli interessati a conseguire l’assegnazione di una casa popolare debbono fare riferimento alla normativa comunale. Ecco perché è essenziale leggere quanto stabilito di volta in volta dal bando dell’Amministrazione locale, in modo da non rischiare di fare errori che potrebbero costare l’assegnazione di una delle case popolari.

Attenzione anche al fatto che, insieme alla richiesta di assegnazione dell’alloggio, che di solito si invia compilando un modulo ad hoc predisposto dal Comune, sarà necessario anche allegare alcuni documenti. Essi serviranno a comprovare il possesso dei requisiti. In ogni caso, per maggiori informazioni rinviamo alla normativa comunale, al sito web del Comune di riferimento ed al relativo bando.

Canone case popolari: alcuni chiarimenti

Da notare che il canone case popolari viene parametrato in rapporto alla situazione reddituale dell’inquilino, tanto che – in ipotesi nella quale il soggetto beneficiario sia nullatenente – il fitto può ammontare anche a pochi euro.

In ogni caso, il canone mensile varia da Comune a Comune e, come accennato, il costo è proporzionato all’entità dell’ISEE. Ecco perché vi sono famiglie per cui lo stesso alloggio popolare costerà di più rispetto ad altre, e altre a cui invece costerà una cifra inferiore.

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