Le monete in lire, tenute nel cassetto o nel solaio, possono anche fruttare molti soldi se vendute al collezionista o esperto di numismatica. I canali di vendita e alcuni consigli per orientarsi per capitalizzare al massimo la cessione.
Se hai scoperto che a casa tua ci sono ancora le vecchie monete che prima dell’euro erano usate in Italia e ti sei reso conto che sono esemplari rari e di valore, sappi che puoi agevolmente venderli e guadagnare anche alcune migliaia di euro.
Proprio così: se hai delle lire che fanno gola a collezionisti ed appassionati di numismatica, devi sapere che puoi metterti in contatto con chi sarebbe disposto a pagare non poche banconote la fortuna che avevi in cantina o in qualche cassetto.
Insomma, la moneta che una volta circolava in Italia, e rispetto alla quale non mancano gli affezionati e coloro che vorrebbero tornare indietro nel tempo, può fruttare un bel gruzzoletto. Vediamo insieme come fare per venderle nel miglior modo possibile.
Vendere le lire rare: le 3 possibili soluzioni
Anche chi non è un collezionista di monete antiche e comunque non può più utilizzarle per comprare beni o pagare servizi, potrebbe ripensare con nostalgia agli anni in cui le lire erano spese da tutti i cittadini italiani. Non sono pochi coloro che pensano tuttora che il passaggio all’euro abbia portato più che altro svantaggi: la moneta unica avrebbe infatti favorito l’aumento dei prezzi – è questo il pensiero di moltissimi cittadini italiani. Ma tant’è, rispetto all’euro non sono previsti dietrofront e ciò specialmente in un’epoca come quella odierna – in cui l’incertezza economica regna sovrana.
Ecco allora che chi ha delle monete in lire in casa, e scopre che sono di valore, molto probabilmente penserà a venderle – se ovviamente non fa parte della categorie dei collezionisti o appassionati di numismatica.
Le domande in queste circostanze, sono sempre le stesse: quanto varrebbero oggi a metterle sul mercato? Che cifra arriverebbe a pagarle un collezionista di monete? E dove si possono vendere le vecchie lire?
Ebbene rispondiamo in primis all’ultima domanda: l’interessato a sbarazzarsi delle lire di valore che ha in casa, per guadagnare sul prezzo di vendita, deve ricordare che ha oggi più possibilità. Potrà infatti anzitutto rivolgersi al classico negozio di numismatica (specie nelle grandi città è possibile trovarlo senza troppe difficoltà), oppure potrà mettersi in contatto con i collezionisti o gli appassionati, i quali sicuramente vorranno subito contrattare se si tratta di lire rare. Ci sono peraltro siti web appositi che favoriscono l’incontro di potenziali venditori e compratori.
Inoltre sempre su internet è possibile trovare vari siti di numismatica, attraverso i quali è possibile relazionarsi con esperti per far periziare, valutare, catalogare o stimare le proprie monete in lire. Anzi proprio una perizia può rivelarsi indispensabile per non farsi fregare da qualche scaltro collezionista, chiedendo la cifra giusta per la vendita di una moneta di valore.
Alternativamente è possibile agire in completa autonomia, mettendola in vendita online in uno degli innumerevoli portali che consentono appunto di trovare potenziali compratori. Tra essi spicca eBay, ma ve ne sono molti altri che offrono lo stesso servizio.
Alcuni esempi di monete in lire che valgono una fortuna
E’ chiaro che vendere delle lire è una buona operazione se queste monete hanno un effettivo valore per gli appassionati. Infatti ci sono lire che hanno un valore uguale praticamente a zero, altre che valgono poco, mentre altre ancora rare o quasi introvabili che possono fruttare migliaia di euro. Tra le più ambite ricordiamo le seguenti:
- le 10 lire del 1947 con l’effige di un cavallo alato su una faccia e un ramo d’ulivo dall’altra. Valgono una cifra molto alta, ovvero dai seimila euro in su (ovviamente però debbono essere in buone condizioni);
- le 5 lire del 1955 e le 50 lire del 1958, le prime coniate in 400mila esemplari mentre le seconde in 800mila esemplari (potrebbero sembrare molti ma non è così). Valgono 2mila euro circa – trovarle infatti non è affatto semplice;
- le 2 lire del 1947, che valgono almeno 1.800 euro.
Insomma, abbiamo sicuramente offerto degli spunti per dare un’occhiata alle monete in lire che ci si ricorda magari di avere in casa, ma di cui invece non si ha presente il (potenziale) valore. Ricordiamo infine che la scelta della messa in vendita deve essere compiuta in base allo specifico tipo di moneta perché chiaramente non tutte le vecchie lire, hanno un valore tale da ingolosire possibili compratori e appassionati di numismatica. Ecco perché in caso di dubbi sul prezzo da chiedere, la valutazione di un perito si rivelerà la scelta più azzeccata.