Quanto vale la Ducati MotoGP? Fan a bocca aperta

I centauri della MotoGP corrono su moto stellari e super tecnologiche. Ecco quanto può arrivare a costare una Ducati Desmosedici.

Dal 2020 la Rossa di Borgo Panigale è la moto di riferimento in MotoGP. La squadra italiana ha vinto tre campionati costruttori di fila ed è la favorita per confermarsi in questa annata. La Desmosedici ha toccato delle vette impressionanti, grazie ad un progetto tecnico che non ha eguali. In tanti hanno cercato di imitare le innovazioni delle Ducati ma senza gli stessi risultati.

Grande Ducati
Ducati Desmosedici (Foto Ansa)

Il padre delle novità tecniche della moto campione del mondo è l’ing. Luigi Dall’Igna. Quest’ultimo, insieme da un gruppo di tecnici straordinari, ha ideato soluzioni che hanno rivoluzionato la MotoGP. Dal cucchiaio all’abbassatore, passando dalle tantissime appendici aerodinamiche, il tecnico veneto ha reso la Rossa la moto dei sogni. Velocissima sul dritto, super bilanciata e agile nei tratti misti, la Desmosedici si sta confermando il mezzo da battere anche nel 2023.

Tutti i rider della top class sognano di poter guidare una Desmosedici. Emblematica è stata la fuga di Alex Marquez, fratello minore di Marc, dalla Honda in direzione della squadra del team Gresini. Lo spagnolo ha preso il posto di Enea Bastianini, passato alla squadra corse ufficiale. Il romagnolo ha debuttato al fianco di Pecco Bagnaia, campione del mondo 2022.

Il torinese, negli ultimi due anni, ha interpretato al meglio la moto di Borgo Panigale, riuscendo a strappare un titolo mondiale in rimonta che non sembrava più alla portata. Grazie al bolide emiliano Pecco ha recuperato 91 punti nella seconda parte dello scorso campionato. Ha terminato al primo posto e ha ricominciato nello stesso modo nel 2023. Date un’occhiata alle assunzioni nella casa italiana.

I segreti della Desmosedici GP22

La Rossa è diventata il punto di riferimento in top class, grazie a straordinari campioni che hanno, in passato, fatto impazzire i fan. In primo luogo Capirossi e Bayliss hanno impostato la Desmo. Nel 2007 c’ha pensato Casey Stoner a spingere la Rossa sul tetto del mondo. Poi sono arrivati Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, 14 titoli mondiali in due, a sviluppare il potenziale. Con il passaggio al Gruppo VW la Ducati è diventata ancora più forte.

L’era Dovizioso è stata ottima, ma è mancata la ciliegina sulla torta. Dopo il riconoscimento costruttori ottenuto dal Dovi e Petrucci nel 2020, la dirigenza ha deciso di puntare sull’ex coppia del team Pramac, Pecco Bagnaia e Jack Miller. I due alfieri della Rossa hanno confermato la Desmo sul tetto del mondo per due anni di fila, ma a fare faville è stato il campione 2018 della Moto2.

Il torinese ha prima lottato nel 2021 con Fabio, prendendo le misure e ha, in seguito, sferrato l’attacco decisivo nel 2022. Il campione del mondo ha potuto fare affidamento su una ciclistica da sogno. La moto è diventata anche più facile da guidare rispetto al passato. Su alcune piste nessun competitor è stato capace di tenere testa alla Desmosedici.

MotoGP, il prezzo della Ducati

Il motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro è il top. La top speed supera i 360 km/h. L’impianto frenante Brembo, con doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini, non ha eguali. Il peso a secco della moto è di 157 kg. Tutto è stato concepito per la massima performance e l’affidabilità.

La Ducati Desmosedici GP23 è stata svelata lunedì 23 febbraio 2023 nella fantastica cornice di Madonna di Campiglio. Si è lavorato per aumentare ancor di più la fluidità dell’erogazione, ma anche sul bilanciamento in termini di guidabilità nei tratti misti. Perfezionato anche l’abbassatore posteriore nelle fasi in cui il bolide è in corsa, il tutto per far favorire lo stile di guida dei centauri di riferimento.

Una tecnologia e una elettronica all’avanguardia che vale una fortuna. Il costo di una Ducati Desmosedici, esattamente come quello delle altre moto della classe regina, arriva a 3 milioni di euro. Una cifra giustificata dal livello di tecnologia massima della moto. L’ingegner Luigi Dall’Igna ed il suo staff tecnico hanno, ulteriormente, migliorato un mostro che vale una cifra blu.

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