Per chi svolge assistenza al familiare con handicap grave è possibile accedere alla pensione anticipata solo con il domicilio sanitario?
Coloro che assistono un familiare riconosciuto portatore di disabilità grave, è rivolta l’opportunità di anticipare l’accesso alla pensione.
La suddetta opportunità è possibile se ci sono determinati requisiti anagrafici, contributivi e determinate situazioni.
Un nostro lettore ha posto la seguente domanda: “Buongiorno, è sufficiente avere il domicilio del parente con 104/92 per usufruire dei due anni di prepensionamento, o serve essere residenti con lo stesso?”
Pensione anticipata con 41 anni di contributi: una vera opportunità per chi svolge assistenza al familiare disabile per accedere alla pensione anticipata
I soggetti devono aver maturati 41 anni di contribuzione e devono coprire la figura del Caregiver, cioè deve occuparsi del familiare con handicap grave.
La normativa spiega che occorre prestare assistenza, da almeno 6 mesi, al familiare affetto da disabilità grave con articolo 3 comma 3 della legge 104/1992.
I soggetti che hanno maturati i requisiti previsti per la pensione anticipata e si trovato ad assistere il coniuge, la persona unita civilmente o un familiare di primo grado.
È necessario però che ci sia una situazione di convivenza tra il soggetto richiedente la pensione e il familiare con disabilità grave.
La richiesta di pensionamento anticipato in qualità di Caregiver può essere presentata anche quando si assistono i familiari di secondo grado.
Tale situazione è possibile quando i parenti di primo grado si trovano in una delle seguenti situazioni:
- deceduti;
- abbiano maturato un’età anagrafica di 70 anni;
- siano affetti da patologie invalidanti certificate.
Inoltre, bisogna chiarire che la convivenza deve risultare da almeno sei mesi dalla data di presentazione della domanda di pensione anticipata.
Differenza tra domicilio e residenza
Il domicilio sanitario è differente dalla residenza con il familiare affetto da disabilità.
Il primo è richiesto per l’assistenza medica presso un’altra Azienda Sanitaria Locale differente da quella di appartenenza.
Per residenza si intende la convivenza quotidiana con il familiare disabile, quindi, si appartiene allo stesso stato di famiglia.
Ape sociale in caso di assistenza al familiare disabile: ecco come anticipare la pensione
L’APE sociale consente di anticipare la pensione prima se soddisfatti i seguenti requisiti:
- almeno 63 anni di età anagrafica;
- cessazione dell’attività lavorativa;
- mancanza dell’esistenza di un trattamento pensionistico diretto;
inoltre, è necessario trovarsi in una delle seguenti condizioni:
- essere disoccupato;
- assistere un familiare affetto da disabilità grave, quindi, Caregiver;
- avere una capacità lavorativa ridotta;
- svolgimento di mansioni gravose.
Per coloro che svolgono la mansione di Caregiver devono possedere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni e devono svolgere la suddetta attività da almeno 6 mesi dal momento della richiesta.
Il familiare disabile da assistere deve essere uno dei seguenti:
- coniuge o persona in unione civile;
- parente di primo grado;
- parente o l’affine di secondo grado, in caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità hanno compiuto 70 anni o sono anch’essi affetti da patologie invalidanti o sono deceduti o mancanti.
L’ APE Sociale è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023, ma la richiesta deve essere inoltrata entro il 15 luglio 2023.
Opzione donna 2023: anticipo pensionistico in caso di assistenza al familiare disabile
Un’altra opportunità per accedere prima alla pensione anticipata è attraverso l’Opzione Donna estesa fino al 31 dicembre 2023.
I requisiti richiesti in caso di Caregiver sono:
- almeno 35 anni di contribuzione;
- almeno 60 anni di età anagrafica, ridotta a 59 anni con un figlio e a 58 anni con due o più figli.
Oltre a soddisfare il requisito e contributivo è necessario trovarsi al momento della presentazione della domanda, in una delle seguenti situazioni:
- riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%;
- essere lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese nello stato di crisi aziendale, solo queste casistiche l’età anagrafica richiesta è sempre pari a 58 anni, indipendentemente dal numero dei figli;
- assistere da almeno 6 mesi in modo continuo il coniuge o un parente di primo grado convivente affetto da disabilità grave.
L’assistenza comprende anche un parente o affine anche di secondo grado convivente, a condizione che i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compiuto 70 anni, oppure affetti da patologie invalidanti, oppure siano deceduti o mancanti.
La convivenza con il familiare da assistere è un elemento necessario per poter accedere a Opzione donna come Caregiver.
È opportuno precisare i sei mesi nei quali si presta assistenza al familiare con disabilità grave debbano essere continuativi.