L’assegno di vedovanza spetta ai superstiti che riconosciuti invalidi al 100% o invalidi totali e sono titolari di pensione di reversibilità.
Il beneficio si applica sulle categorie di pensioni di reversibilità che derivano da lavoro dipendente privato o pubblico.
L’assegno di vedovanza viene erogato su domanda da parte dell’INPS, si tratta di un assegno per il nucleo familiare corrisposto mensilmente.
Un lettore ha posto la seguente domanda: “Buongiorno, mia madre è invalida al 100% dal 2017, prende la reversibilità di mio padre morto nel 2004. Ha diritto all’ assegno di vedovanza? Grazie”.
Assegno di vedovanza: tutti i passaggi per ottenerlo
Per ottenerlo bisogna rispettare i requisiti reddituali.
I soggetti che possono fare richiesta e ottenere il beneficio devono trovarsi allo stesso tempo nelle seguenti condizioni:
- essere vedovi;
- riconosciuti invalidi al 100% o invalidi civili totali;
- essere percettori di una pensione di reversibilità derivante da lavoratore dipendente pubblico o privato.
Oltre ai soggetti sopraindicati possono fare richiesta anche gli eredi se sono contitolari della pensione di reversibilità. In questo caso rientrano i figli riconosciuti inabili al lavoro.
I soggetti che sono esclusi dal beneficio sono quelli che percepiscono la pensione di reversibilità derivante da casse previdenziali diverse da quella dei lavoratori dipendenti.
Assegno di vedovanza: importo mensile
L’importo dell’assegno di vedovanza dipende dal reddito lordo annuale percepito.
Per i soggetti che hanno un reddito annuo lordo:
- inferiore ai 27.889,67 euro l’importo è pari a 52,91 euro;
- compreso tra i 27.889,67 euro e i 31.296,62 euro l’importo è pari a 19,59 euro;
- superiore ai 31.296,62 non è prevista l’erogazione di alcuna somma aggiuntiva.
Gli arretrati dell’assegno di vedovanza possono essere corrisposti fini a cinque anni, ovviamente se il soggetto richiedente ne aveva effettivamente diritto.
Tale situazione permette di ricevere arretrati pari a 3mila euro totali.
Come fare domanda in modo corretto
La richiesta di assegno di vedovanza deve essere fatta tramite apposita domanda del tutto telematica sul sito INPS.
La domanda può essere inviata accedendo con le proprie credenziali oppure recandosi presso gli uffici di patronato che danno assistenza gratuita.
Per presentare la domanda bisogna presentare una serie di documenti che sono:
- documento di riconoscimento in corso di validità e codice fiscale del richiedente;
- certificato di morte;
- certificato medico SS3 rilasciato dal medico di base;
- recapiti telefonici.
A seguito dell’invio della domanda di assegno di vedovanza l’INPS procederà con la lavorazione della domanda e la verifica dei requisiti necessari.
Successivamente, l’Istituto invierà una comunicazione contenente l’esito della pratica, che può essere positivo o negativo.
Nel primo caso nel provvedimento saranno indicati eventuali arretrati spettanti al soggetto richiedente.
Nel secondo caso nel provvedimento sarà indicato il motivo del respingimento della domanda, e se ci sono i presupposti di legge è possibile presentare il ricorso.
Per ottenere il beneficio dell’assegno di vedovanza si consiglia prima di verificare tutti i requisiti richiesti.
Nel caso della madre del nostro lettore bisogna verificare la categoria della pensione di reversibilità della quale è titolare.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.