Legge 104 e acquisto grandi elettrodomestici: c’è un bonus che fa risparmiare tantissimo

La Legge 104 consente di approfittare delle agevolazioni fiscali anche per acquistare grandi elettrodomestici?

La detrazione del 19% e l’IVA ridotta al 4% consentono di risparmiare sull’acquisto di sussidi informatici. Valgono anche per gli elettrodomestici?

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Le persone con disabilità possono contare su numerose agevolazioni fiscali volte a tutelare chi a causa di un handicap fisico, psichico o sensoriale oppure di un’invalidità deve affrontare ogni giorno numerosi ostacoli. In una guida dettagliata l’Agenzia delle Entrate ha fornito regole e modalità da seguire per accedere ai benefici. In particolare il testo si sofferma sulle agevolazioni per il settore auto, sulle detrazioni per i figli a carico, l‘eliminazione delle barriere architettoniche e sull’IVA ridotta per l’acquisto di mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici.

Un lettore, però, pone un diverso quesito. “Volevo chiedere se mio padre, titolare dell’invalidità civile e della Legge 104, può comprare una lavatrice e un’asciugatrice per essere facilitato nello svolgimento delle attività quotidiane. Non è autosufficiente e necessita di assistenza continua“. Il dubbio, dunque, è se un titolare di Legge 104/1992 può comprare beni di facile consumo pagando l‘IVA ridotta al 4%.

Legge 104 e grandi elettrodomestici, le agevolazioni sono richiedibili?

Rispondiamo subito al nostro lettore riferendo che la Legge numero 104 del 5 febbraio 1992 non prevede agevolazioni fiscali per l’acquisto di beni di facile consumo come lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi. La motivazione è semplice.

Per poter ottenere il beneficio occorre comprovare l’esistenza di un collegamento funzionale tra il tipo di menomazione o disabilità riconosciuta ufficialmente e il prodotto da comprare. Tale collegamento funzionale viene stabilito dallo specialista dell’ASL di competenza riportandolo nella prescrizione autorizzativa se e solo se riconosce la relazione tra articolo da acquistare e patologia del disabile.

Una volta in possesso della prescrizione con collegamento funzionale allora l’interessato potrà chiedere al venditore l’applicazione dell’IVA al 4%. Se la corrispondenza manca, allora non ci potrà essere alcun risparmio.

Cosa si intende per collegamento funzionale

La Legge 104 non fornisce un elenco dei prodotti acquistabili con le agevolazioni fiscali. Questo perché un articolo detraibile al 19% o acquistabile con l’IVA ridotta da una persona potrebbe non esserlo per un altro disabile. Tutto dipende, come detto, dal collegamento funzionale.

Attenzione, non vale unicamente per gli elettrodomestici ma anche per i sussidi tecnici e informatici. L’obiettivo del prodotto da acquistare deve essere quello di

  • assistere in disabile nella riabilitazione,
  • facilitare la comunicazione interpersonale (come un cellulare),
  • agevolare l’elaborazione scritta o grafica (come un computer o tablet),
  • aumentare il controllo dell’ambiente e
  • garantire l’accesso all’informazione e alla cultura.

In relazione agli elettrodomestici non bisogna escludere a priori la possibilità di sfruttare le agevolazioni fiscali. Se, ad esempio, una persona sorda dovesse comprare un forno dotato di segnale luminoso volto a segnalare la fine del tempo di cottura allora l’acquisto potrebbe essere agevolato.

L’importante è che il medico specialista certifichi il collegamento funzionale nell’apposita attestazione specificando come il prodotto possa aiutare il disabile nell’affrontare la vita quotidiana e sostenerlo nel superamento del proprio handicap.

La documentazione da presentare al venditore

Per godere dell’IVA ridotta al 4%, il disabile deve presentare al rivenditore prima dell’acquisto

  • la prescrizione autorizzativa del medico specialista dell’ASL di appartenenza attestante il collegamento funzionale tra menomazione e prodotto da comprare,
  • il certificato che riporta l’esistenza di una invalidità funzionale di tipo motorio, visivo, uditivo o del linguaggio nonché il carattere permanente dell’handicap.

Un’ultima informazione. Alternativamente all’attestazione rilasciata dalla ASL in cui risulta il collegamento funzionale, il cittadino potrebbe esibire al momento dell’acquisto una copia della certificazione rilasciata dal medico curante in cui è chiaramente esplicitata la richiesta di accesso al beneficio fiscale per il bene in questione.

La corretta dicitura è che il prodotto (o i sussidi in generale) “faciliti l’autosufficienza, l’integrazione e la comunicazione interpersonale”.

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