Pagamenti pensioni di maggio con aumenti favolosi: il nuovo calendario di Poste Italiane

In tanti, probabilmente, si stanno chiedendo quando arriveranno i pagamenti relativi alle pensioni di maggio: ecco cosa c’è da sapere

Se ad aprile, per le pensioni, vi sono state alcune novità, adesso è tempo di pensare al pagamento relativo al mese di maggio, quando arriverà? Ecco cosa c’è da sapere in merito all’argomento.

Anziano felice
Informazione Oggi

L’erogazione della somma relativa alla pensione di maggio avverrà a breve, infatti, già al 02.05.2023 gli accrediti partiranno.

Per le persone che prelevano la quiescenza in Posta, come al solito, vi è un calendario che indica quando queste potranno recarsi e prelevare.

A partire dal 02.05.2023 potranno recarsi in Posta per prelevare la pensione, le persone i cui i cognomi cominciano per A oppure per B. Il giorno successivo, invece, (quindi il 03.05.2023) potranno presentarsi allo sportello le persone che hanno un cognome che comincia per C oppure D.

Il 04.05.2023, invece, allo sportello si recheranno i soggetti che hanno un cognome che comincia per E fino alla lettera K. Il 05.05.2023 i soggetti interessati al prelievo della pensione sono quelli che hanno il cognome che comincia per L fino ad O. Il 06.05.2023, invece, potranno prelevare la pensione coloro che hanno il cognome che comincia per P oppure R, in questo caso, però solamente di mattina perché è il giorno cade di sabato.

Infine, coloro che hanno un cognome che comincia per S fino alla Z potranno ritirare la quiescenza il 06.05.2023.

Pensioni e aumenti: ecco chi percepirà un incremento della quiescenza a maggio

A proposito di pensione, spesso ci si chiede se è possibile smettere di lavorare in anticipo, ad esempio, con 15 anni di contributi. Pare che vi sia possibilità, ma quali sono i requisiti? Ecco cosa c’è da sapere a riguardo.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, per quanto concerne gli aumenti, probabilmente, coloro che già troveranno un incremento sul cedolino del mese prossimo sono quelli che hanno più di settantacinque anni ed al momento percepiscono la quiescenza minima.

È, però, importante ricordare che l’incremento suddetto risulterebbe essere un bonus temporaneo. Questo, infatti, è inserito mediante la Finanziaria del 2023.

I soggetti che percepiranno l’incremento dovrebbero ritrovarsi l’1.5 per cento in più durante il 2023, quelli che invece hanno più di settantacinque anni, la somma percepita sarebbe di 6.4 per cento in più.

Mentre, durante l’anno prossimo l’incremento percepito dovrebbe essere pari a 2.7 per cento ed al terme dell’anno, gli incrementi dovrebbero essere sospesi in automatico.

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