Stop alle caldaie a gas, la decisione che preoccupa gli italiani: multe pesanti per chi non si adegua

L’Unione Europea ha intenzione di dire stop alle caldaie a gas. Tra qualche tempo diventeranno illegali.

L’intenzione dell’Unione Europea è quello di vietare la vendita di caldaie a gas, entro il 2029. Il divieto avverrà tramite l’introduzione di requisiti di efficienza minimi, che riguarderanno tutto il mercato europeo. Questi requisiti faranno in modo che le caldaie a gas diventino illegali.

Candaia a gas
Canva – Informazione oggi

Dire stop alla produzione alla vendita di caldaie a gas, entro il 2029, avrà gravi ripercussioni sia sull’industrie che sulle famiglie italiane ed europee.

Per il momento si tratta solo di una bozza del regolamento Ecodesign, con il quale saranno introdotti nuovi requisiti di efficienza per il mercato europeo. A quanto pare, i requisiti in questione non appartengono a nessuna apparecchio attualmente esistente.

Pertanto, le caldaie a gas, che in questo momento sono in circolazione (19 milioni), non potranno più essere vendute o installate.

Stop le caldaie a gas: i requisiti minimi di efficienza

La bozza del regolamento Ecodesign ha fissato i requisiti minimi di efficienza per le caldaie a gas.  Come si legge nel testo, il limite per la categoria delle caldaie è del 115%. Attualmente ci sono 19 milioni di dispositivi in circolazione, ma nessuno di questi soddisfa il suddetto requisito.

Ciò vuol dire che quando questi limiti diventeranno legge, le caldaie a gas saranno illegali.

Allo stesso tempo saranno ancora ammesse le caldaie ibride e le caldaie certificate per funzionare con combustibili rinnovabili. La prima categoria di caldaie è costituita da una caldaia a condensazione e una pompa di calore. Mentre la seconda categoria di caldaie è alimentata con biometano o idrogeno.

Per le famiglie scatterà l’obbligo di mettersi in regola con i nuovi limiti imposti dalla legge. I cittadini avranno la possibilità di scegliere tra caldaie ibride e quelle certificate. Ma l’aspetto che preoccupa maggiormente è l’effetto che questa decisione avrà sull’industria italiana.

In particolare, le ripercussioni potrebbero pesare sulle industrie che producono componenti per impianti termici che si troveranno a dover fronteggiare il divieto di commercializzazione delle caldaie a gas.

Senza dimenticare i rischi che si corrono a causa dell’elettrificazione forzata dei sistemi di riscaldamento domestico. Questa situazione, infatti, potrebbe compromettere la competitività dell’industria del Bel paese, ma anche entrare in contrapposizione con il concetto di sostenibilità economica e sociale per le famiglie.

In ogni caso, indirizzare la transizione energetica verso un’unica soluzione, ovvero l’elettrificazione dei sistemi di riscaldamento domestico, potrebbe essere la causa di numerose criticità.

A questo punto ci si domanda se il processo di decarbonizzazione globale produrrà più vantaggi o svantaggi?

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