Il sogno comune di tutti gli italiani è pagare meno tasse. Potrebbe realizzarsi per le famiglie con figli o almeno questo è quanto riferito dal sottosegretario Bitonci.
Nei piani del Governo dovrebbe esserci l’intenzione di ridurre se non azzerare le tasse per chi fa figli. L’obiettivo è aumentare la natalità.
L’aumento della natalità in Italia è un obiettivo da perseguire con ostinazione. Il mese scorso Gigi De Palo, Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari e della Fondazione per la natalità ha richiamato l’attenzione su questa tematica fondamentale. Le previsioni in caso di zero nascite sono pessime. Crollerebbe il PIL, il welfar, il sistema pensionistico nonché il Servizio Sanitario Nazionale nel giro di soli dieci anni.
Il calo di natalità continua ormai da troppi anni e c’è l’esigenza di un ribaltamento deciso e repentino. Servono 500 mila nuove nascite entro il 2033 secondo De Palo per non far collassare il sistema. Occorre fin da subito, dunque, capire perché gli italiani non fanno figli e rimediare a questa “mancanza” che potrebbe far precipitare la nostra nazione in un profondo baratro.
Meno tasse alle famiglie, il piano del Governo
Alla base della bassa natalità si riscontra un problema di soldi. Mantenere un figlio costa e in una nazione di lavoro precario, tasse oneroso e costo della vita in crescendo le coppie sono spaventate all’idea di non poter garantire ad un bambino tutte le cure e le attenzioni materiali di cui ha bisogno. L’amore non sempre risolve i problemi se non ci sono stipendi a sostegno della struttura affettiva.
Il Governo sta pensando di aiutare le famiglie progettando un incentivo fiscale, una sorta di Bonus 110% per i nuclei familiari con figli. Al momento si tratta di indiscrezioni rese note dal sottosegretario al Ministero delle Imprese del Made in Italy Massimo Bitonci. Sembrerebbe nelle intenzioni di Giancarlo Giorgetti – Ministro dell’Economia – togliere le tasse alle famiglie con minimo due figli.
La proposta di Giorgetti
Il piano del Ministro sarebbe quello di tagliare nettamente le imposte sul reddito per sostenere le famiglie e invertire la direzione del cosiddetto inverno demografico. Basta zero nascite, è ora della ripartenza e di ripopolare l’Italia di giovani.
Il progetto è realizzabile? Si tratterebbe di una detrazione di 10 mila euro l’anno per ogni figlio a carico fino alla conclusione del percorso universitario, indipendentemente dal reddito o dall’ISEE. Il condizionale, ricordiamo, è obbligatorio dato che si tratta di voci non ufficiali.
Meno tasse, l’obiettivo è raggiungibile?
La fattibilità del progetto sarà oggetto di discussione nell’esecutivo. Ad oggi l’unica nazione europea che ha elaborato un piano simile è l’Ungheria. Con Orban sono state realizzate misure a favore delle famiglie e più volte Giorgia Meloni ha indicato la strategia ungherese come punto di riferimento per l’Italia.
L’intento di far aumentare i numeri della natalità è indiscutibile ma le risorse ci sono? Il Governo ha già distribuito 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi di euro nel 2024 per il taglio del cuneo fiscale e una riduzione generale delle tasse. Se ci saranno o meno soldi per altri progetti lo sapremo in autunno, quando arriverà la nota di aggiornamento del Documento di Finanza Pubblica.
La spinta dell’esecutivo va in una sola direzione
Diversi politici hanno espresso la personale opinione sull’esigenza di una ripresa della natalità in Italia. Oltre l’invito di Giorgia Meloni a fare figli – non accennando ancora alla promessa di meno tasse – abbiamo ascoltato in questi giorni le parole di Massimo Garavaglia (Presidente della Commissione Finanze e Tesoro) che ha sostenuto l’idea di ridurre le tasse alle famiglie come agevolazione aggiuntiva rispetto l’Assegno Unico Universale.
Eugenia Roccella, Ministro della Famiglia, ha accusato la sinistra del calo di nascite degli ultimi anni e ribadito come sia necessario inserire nuovamente l’obiettivo di fare figli nella cultura dell’Italia. In risposta, Laura Boldrini dell’opposizione ha sostenuto che servono salari adeguati e lavoro stabile per i giovani o altrimenti la pianificazione del futuro sarà impossibile.
L’augurio è che lavorando insieme tutti gli obiettivi e intenti siano raggiunti per risollevare la nostra nazione.