Il Presidente della Ferrari, John Elkann, è stato fatto a pezzi dall’ex numero 1 della casa italiana. L’atmosfera si sta facendo tesa a Maranello.
La situazione in casa Ferrari è sempre più allarmante, anche per quanto concerne le prestazioni della nuova SF23. Il progetto non sembra all’altezza del compito che si era prefissato il Presidente della Ferrari, John Elkann. All’inizio del suo nuovo percorso, grazie al regolamento tecnico 2022, ci si attendeva una Rossa super competitiva sin dalle prime battute della stagione ed in grado di lottare sino alla fine per il titolo.
Un traguardo così ambizioso può sfuggire per una questione di dettagli. Occorre arrivare sino alle ultime tappe del mondiale in piena lotta con la squadra di riferimento. Dopo Il dominio targato Mercedes, nell’era ibrida della Formula 1, il passaggio alle auto ad effetto suolo ha avvantaggiato, esclusivamente, la Red Bull Racing motorizzata Honda. I proclami del rampollo della famiglia Elkann avevano lasciato intendere una Rossa al punto di svolta, dopo due anni pessimi senza neanche una vittoria.
A seguito dell’accordo segreto stilato al termine dello scandalo sulle Power Unit, nel 2019, la Scuderia modenese ha dovuto ingoiare dei bocconi amari nei due anni successivi. Nemmeno il talento di Charles Leclerc ha permesso alla squadra di raggiungere dei traguardi ambiziosi nel 2020 nel 2021. Il pilota della Ferrari Driver Academy è stato molto paziente e credeva di riuscire a portare a casa il riconoscimento tanto agognato e che manca a Maranello dal 2007.
Le parole dell’ex Presidente Montezemolo
L’ultima Ferrari vincente è quella ancora legata al nome di Luca Cordero Montezemolo. Quest’ultimo, dopo aver seguito in prima persona le gesta di Enzo Ferrari, da Presidente ha ottenuto i più alti risultati della storia del Cavallino, sebbene sul piano della crescita societaria i risultati parlano chiaro. Nessuno conosce la Ferrari come il bolognese che, al di là di come è finita la sua storia a Maranello, continua a seguire le dinamiche della Rossa.
Il 2023 è iniziato nel peggiore dei modi, con due ritiri nei primi 3 GP per Charles Leclerc. Con soli 26 punti complessivi conquistati dai driver ferraristi, quasi 100 in meno della Red Bull Racing, si è registrato il peggior inizio dal 2009. In questo difficile scenario è improbabile immaginare una Ferrari in lotta per la conquista di un titolo al termine della stagione.
Il morale dei piloti e dei tifosi è ai minimi storici e non sembrano esserci stati degli stravolgimenti positivi con l’arrivo di Frederic Vasseur. Alcune pedine dell’organigramma sono state messe alla porta, ma non è chiaro come la Ferrari possa riuscire a recuperare il distacco tecnico che si è venuto a creare negli ultimi mesi dalla squadra austriaca.
L’ex Presidente della Ferrari ha scosso l’ambiente. Ecco le sue parole: “Quello che sta succedendo in Ferrari mi addolora, non nascondo che è una situazione di cui sono molto preoccupato. Al momento, non posso far altro che dire che mi pare un’azienda senza un leader e senza una leadership, ma oltre a questo non voglio dire altro. Io sono anche un tifoso di questa azienda, preferisco non infierire su una situazione molto difficile”. Una bordata non banale all’attuale numero 1 del Cavallino.