Il prezzo del pellet in calo. Dopo gli ultimi 18 mesi, finalmente i possessori di stufe a pellet possono tirare un sospiro di sollievo.
La crisi energetica non ha riguardato soltanto il gas e l’energia elettrica, ma anche il pellet. In questo caso, il motivo dell’aumento dei costi di un sacco di pellet sono legati alla crescita della domanda.
Così nel giro di soli 18 mesi, i consumatori di combustibile ecologico si sono trovati a fare i conti con un raddoppio del prezzo di biocombustibile. Eppure la maggior parte delle persone che scelgono il pellet come alternativa al gas, lo fanno proprio in virtù di un risparmio economico, oltre che per ragioni ecologiche.
Ma finalmente le cose stanno per cambiare, il prezzo del pellet è in calo: acquistarlo ora significa fare un affarone.
Pellet: acquistarlo oggi è davvero conveniente
Il pellet è un biocombustibile che permette di riscaldare ambienti domestici e non, risparmiando notevolmente rispetto ai costi da sostenere per altre fonti di energia.
La differenza tra il pellet e il gas metano si è fatto sentire soprattutto nell’ultimo anno. Di fatto, con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina (febbraio 2022), i consumatori hanno dovuto fare i conti con un’inevitabile incremento del gas, dei derivati del petrolio e anche dell’energia elettrica.
Tutto ciò ha inciso negativamente sui bilanci familiari, tanto da richiedere un intervento governativo attraverso le missioni di bonus di vario tipo.
I cittadini muniti di impianti di riscaldamento alimentati a pellet hanno sicuramente avvertito meno il peso della situazione economica e politica in questione. Tuttavia, anche il combustibile naturale ha fatto registrare un aumento dei costi che, però, in questo caso, sono dovuti ad un incremento della domanda. Ed è così che, alla fine del 2022, il prezzo di un sacco di combustibile ecologico è raddoppiato passando dai €5, del 2021, ad oltre €10.
Per fortuna le cose stanno per cambiare e finalmente si registra un calo dei prezzi anche del pellet. Il calo del prezzo del biocombustibile è dovuto a diversi fattori.
Innanzitutto, il governo ha introdotto una riduzione dell’IVA sul biocombustibile, che permetterà di risparmiare un bel po’ di soldi. In particolare, se prima, alla vendita di pellet veniva applicata un idiota IVA del 22%, ora, i consumatori dovranno sostenere l’IVA del 10%.
Tutto ciò avrà un impatto positivo sulle tasche dei consumatori che risparmieranno mediamente circa il 17% rispetto allo scorso anno. Si parla dunque di un risparmio di circa 1,70 euro per ogni sacco da 15 kg.
Anche se il prezzo è ancora molto lontano da quello pre-guerra, in vista del prossimo inverno i costi dovrebbero scendere sotto le €10 per sacco.