A cosa serve il CVV? I titolari di carte di credito e Postepay dovrebbero fare molta attenzione, perché il codice potrebbe finire in mani sbagliate.
Sul retro delle carte di credito e delle Postepay è riportato un codice di verifica, il cd. CVV.
È un insieme di numeri (di solito, 3 o 4) che si trova al di sotto della banda magnetica delle carte di pagamento. Il codice di sicurezza è richiesto per autorizzare acquisti online e, in sostanza, serve ad assicurare una tutela maggiore nelle transazioni telematiche effettuate. In questo modo, infatti, è più facile scovare ed evitare frodi sulle carte di credito.
Alla luce di quanto abbiamo appena specificato, sarebbe opportuno che nessuno comunicasse ad estranei il CVV, per evitare che possa cadere nelle mani dei truffatori.
Scopriamo, quindi, tutti i dettagli sul codice di sicurezza delle carte di credito ed in che modo dovrebbe essere utilizzato.
CVV: a cosa serve?
Il codice CVV (“Card Validation Value” o “Card Verification Value“) è stato introdotto nel 1995, per limitare il fenomeno della clonazione delle carte di credito. È, infatti, impresso e non stampato sulle carte, proprio per evitare che venga clonato da un lettore digitale.
Oggi le truffe presso gli sportelli ATM sono meno frequenti, perché il rischio maggiore è rappresentato da internet e, precisamente, dalle piattaforme di e-commerce. In tale ottica, il CVV ha lo scopo di accertare l’identità del titolare della carta, che dovrà digitare la serie di numeri durante le transazioni online. Con tale meccanismo, la banca può verificare che l’operazione venga svolta dall’effettivo proprietario del documento.
Dove è situato il codice CVV sulle carte di credito, debito e prepagate? La collocazione varia a seconda del circuito di pagamento. Sulle carte VISA e MasterCard, infatti, il codice appare impresso sul retro, dentro la banda sulla quale c’è anche la firma del titolare. In tal caso, il CVV è formato da 3 cifre. Sulle carte American Express, invece, il codice è situato nella parte anteriore, al di sopra del numero identificativo della carta. È, poi, formato da 4 numeri.
Come utilizzare correttamente il codice di sicurezza
Quando si utilizza una carta di credito, di debito o prepagata consigliamo sempre di prestare massima cautela. Oltre ad utilizzare software antivirus, in grado da proteggere i dispositivi elettronici da eventuali truffe di dati personali, è opportuno accertarsi che nessuno legga il codice CVV quando estraiamo la carta per confermare il pagamento da telefono cellulare o PC.
Senza dubbio, non bisogna mai comunicare il codice di sicurezza ad altre persone. Bisogna, inoltre, stare attenti a non riferire il CVV durante gli acquisti fisici nei negozi; i commercianti, infatti, non sono legittimati a conoscere tale informazione e, dunque, potrebbe trattarsi di un vero e proprio inganno.
Se, quindi, un estraneo venisse a conoscenza del codice di sicurezza delle nostre carte di pagamento, potrebbe effettuare transazioni a nostra insaputa e rubarci denaro. Per questo motivo, consigliamo di controllare costantemente i propri conti correnti ed intervenire tempestivamente nel caso di addebiti sospetti.