I permessi retribuiti possono essere richiesti sia al lavoratore per assistere il familiare affetto da disabilità, sia dal lavoratore disabile.
Il lavoratore che deve prestare assistenza al soggetto portatore di handicap può durante la fruizione dei permessi Legge 104 utilizzarli per il riposo?
Permessi 104 e riposo, davvero è possibile?
I permessi Legge 104 possono essere utilizzati per il riposarsi, ma solo se ci sono determinate condizioni.
L’assistenza che prevede la norma non combacia con solo l’accudimento del soggetto affetto da disabilità.
Considerato che assistere una persona non autosufficiente è molto impegnativo a livello fisico ma ad anche psicologico, è lecito dedicare tempo anche a se stessi. Questo, consente, di utilizzare i permessi Legge 104 all’attività di riposo.
Dunque, è fattibile la concessione di una o massimo due ore per riposare durante il giorno in cui si usufruisce del permesso.
Cosa può accadere se durante i permessi 104 si riposa e si viene licenziati?
Una parte dei permessi Legge 104 può essere destinata al riposo, ma non bisogna però approfittarne.
Infatti, non si possono utilizzare i permessi per andare a fare escursioni, al mare, in vacanza, altrimenti si commette un abuso.
In una delle situazioni sopra indicate il datore si lavoro può procedere al licenziamento per giusta causa e per aver truffato lo Stato.
Sentenza della Cassazione, cosa prevede?
La Sentenza di Cassazione n. 54712/19 del 20/12/2016 ha chiarito la questione dell’utilizzo dei permessi Legge 104 e la possibilità di riposare.
I soggetti che usufruiscono dei permessi Legge 104 non sono obbligati ad assistere continuamente il disabile per tutte le 24 ore della giornata.
Una parte di tempo può essere utilizzata anche per il riposo e a un minimo di attività sociale.
Tale situazione è concessa perché l’attività di assistenza ai soggetti non autosufficienti è molto più faticosa rispetto a chi lavora.
Una o due ore di permessi per riposare, per la propria sanità mentale, sono proprio consigliati, al di la che consentiti.