In un comunicato stampa l’INPS comunica aggiornamenti sulle procedure di liquidazione di Quota 103, la pensione anticipata flessibile.
La Legge di Bilancio 2023 ha inserito come scivolo pensionistico Quota 103 fino al 31 dicembre 2023.
Il Governo Meloni non ha avuto il tempo di inserire nella Legge di Bilancio 2023 una nuova forma pensionistica strutturale e flessibile, dalla parte dei lavoratori. Né tantomeno è riuscito a dare vita alla tanto attesa Riforma delle Pensioni. I lavoratori sperano che arriverà finalmente nel 2024 ma gli impegni dell’esecutivo sono numerosi e le risorse inadeguate per far fronte a tutte le esigenze dell’Italia e degli italiani. Significa che qualche intervento verrà sacrificato e potrebbe toccare proprio alla Riforma delle Pensioni. Si vocifera, infatti, di una proroga di Quota 103 per l’anno nuovo ma si tratta solo di indiscrezioni, troppo presto per informazioni ufficiali.
Nel frattempo l’INPS comunica un aggiornamento delle procedure di liquidazione dei trattamenti proprio per i pensionati che sceglieranno di lasciare il mondo del lavoro con Quota 103. Lo scivolo è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2023 e sarà attivo sicuramente fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Chi può accedervi?
Quota 103, a chi si rivolge?
Quota 103 è lo scivolo pensionistico che permette di lasciare il mondo del lavoro a 62 anni di età avendo maturato 41 anni di contributi. Entrambi i requisiti – anagrafico e contributivo – dovranno essere raggiunti entro il 31 dicembre 2023. In questo modo si potrà andare in pensione subito o negli anni successivi grazie alla cristallizzazione del diritto (come per Quota 100, Quota 102 e Opzione Donna).
Il prepensionamento non prevede penalizzazioni ma tiene conto di un tetto massimo con riferimento all’assegno pensionistico. Dovrà essere inferiore a cinque volte il valore dell’assegno minimo ossia non superiore a 2.818,7 euro. Tale limite dovrà essere rispettato fino alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia.
Finestre temporali di Quota 103
La Circolare numero 27 del 10 marzo 2023 chiariva l’entrata in vigore di Quota 103 nonché le finestre temporali di applicazione dello scivolo. Come per ogni forma di pensionamento anticipato, infatti, sono previste finestre di attesa diverse tra la maturazione dei requisiti e l’erogazione del primo assegno pensionistico.
La Circolare fissava la prima decorrenza utile
- al 1° aprile 2023 per i dipendenti privati con maturazione dei requisiti entro il 31 dicembre e dopo tre mesi in caso di maturazione dei requisiti dopo il 1° gennaio 2023,
- al 1° agosto 2023 per i dipendenti pubblici con maturazione dei requisiti entro il 31 dicembre e dopo sei mesi in caso di maturazione dei requisiti dopo il 1° gennaio 2023.
Aggiornamenti INPS
In un comunicato stampa dello scorso 11 maggio l’INPS ha riferito (anche tramite Tweet) un aggiornamento delle procedure di liquidazione prevedendo l’apertura della finestra
- dopo un periodo di tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti per i dipendenti da datori di lavoro diversi dalle Pubbliche Amministrazioni e per i lavoratori autonomi e comunque non prima del 1° aprile 2023,
- dopo sei mesi dalla maturazione dei requisiti per i dipendenti delle PA con decorrenza non anteriore al 1° agosto 2023.
Sono confermate le modalità di accesso alle pensioni per il personale AFAM – si legge nel comunicato – e della scuola fissate al 1° novembre e al 1° settembre dell’anno di maturazione dei requisiti.