Il contribuente è tenuto a conservare una serie di documenti in relazione alle spese mediche da portare in detrazione nel modello 730.
La dichiarazione dei redditi è obbligatoria per pensionati e dipendenti. L’invio deve avvenire entro il 2 ottobre 2023.
Siamo giunti in quel preciso periodo dell’anno, il mese in cui l’AdE mette a disposizione dei contribuenti il modello 730 precompilato e ora attende la presentazione della dichiarazione dei redditi. Un lavoro che può risultate semplice se non si hanno dati aggiuntivi da inserire nel 730 online o più complicato dovendo mettere mano lì dove l’Agenzia delle Entrate è già intervenuta.
La compilazione del 730 serve per calcolare i rimborsi o le trattenute a seconda della presenza di un credito o un debito nei confronti del Fisco. Le somme spettanti si recupereranno nella busta paga del mese successivo all’inoltro del modello. Ecco perché a maggio scatta la corsa alla compilazione. Tra le spese da portare in detrazione ci sono quelle mediche.
Spese mediche nel modello 730 precompilato
Nella precompilata sono già presenti le somme spese nell’anno di imposta precedente e segnalate dalle farmacie, dai medici, dalle strutture accreditate per l’erogazione dei servizi sanitari, dalle strutture sanitarie autorizzate e non accreditate, dalle parafarmacie, dagli ottici, gli infermieri, gli psicologi, le ostetriche, i tecnici sanitari di radiologia medica.
Tutte le spese escluse ma detraibili dovranno essere aggiunte manualmente dall’interessato. Solo dopo aver integrato la dichiarazione con altre spese deducibili o detraibili non presenti si potrà inviare la dichiarazione all’AdE. Ma quali sono i documenti da avere a portata di mano?
I documenti da conservare
Il cittadino per portare in detrazione le spese mediche dovrà conservare tutti i documenti attestanti il pagamento. Parliamo delle fatture e degli scontrini parlanti completi di quantità dei prodotti acquistati, del numero, del codice alfanumerico e del codice fiscale del contribuente.
Nello specifico si dovranno conservare
- gli scontrini fiscali parlanti per le spese relative all’acquisto di medicinali,
- la ricevuta fiscale o la fattura rilasciata dal medico per le spese relative a certificati medici per usi sportivi, alla patente, all’apertura e chiusura di infortuni e malattie, alle pratiche assicurative e legali,
- fatture e ricevute intestate al disabile o al caregiver per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici più
– la certificazione del medico curante attestante la finalità dell’acquisto. Ricordiamo che la detrazione è concessa solo se il prodotto favorisce l’autosufficienza e l’integrazione del soggetto con disabilità o qualora sia dimostrato il collegamento funzionale tra sussidio e disabilità,
– la certificazione attestante la disabilità fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva rilasciata dalla Commissione medico-legale INPS o ASL.