L’AdE ha comunicato il nuovo termine per l’invio della richiesta di Definizione agevolata, ma bisogna fare in fretta, per non perdere i benefici.
La Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) prevede che chiunque abbia i requisiti per accedere alla definizione agevolata, debba inviare specifica dichiarazione di adesione.
L’istanza va inoltrata, a pena di nullità, telematicamente tramite il portale istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, entro i tempi stabiliti dalla normativa. L’art. 4 del D.L. n. 51/2023 ha spostato la data di scadenza per la presentazione della richiesta di adesione al 30 giugno 2023. Scopriamo quali sono i passaggi per adempiere correttamente.
Domanda di adesione: il sistema a disposizione dei debitori
I contribuenti che hanno debiti con il Fisco e che intendono avvalersi della campagna di Rottamazione quater devono inviare richiesta di adesione tramite la procedura predisposta dall’Agenzia delle Entrate, sul proprio sito online.
Nello specifico, sono due i metodi preposti a tale scopo:
- tramite l’Area riservata del singolo contribuente, accessibile, dal portale dell’Ente, con le credenziali digitali SPID, CIE e CNS. In tal caso, bisogna cliccare sulle cartelle di pagamento o sugli avvisi per i quali si vuole richiedere la definizione agevolata;
- attraverso la sezione “Area pubblica” del sito dell’Ente di riscossione. In questo caso, invece, il contribuente è tenuto a compilare uno specifico Form e ad allegare un documento di riconoscimento in corso di validità. Deve, inoltre, indicare il proprio indirizzo e-mail e la ricevuta della richiesta di adesione.
Accoglimento o rigetto della richiesta di Definizione agevolata
Al termine della procedura prescelta, l’Agenzia delle Entrate invia ai richiedenti, entro il 30 settembre 2023, la comunicazione di accoglimento o di diniego dell’istanza.
Nell’avviso di accoglimento della domanda sono contenute le seguenti informazioni:
- la specificazione della somma totale da pagare a titolo di definizione agevolata;
- il termine di scadenza per i versamenti, a seconda della modalità prescelta dal contribuente per il saldo (e, cioè, il pagamento in un’unica soluzione oppure a rate);
- la Modulistica precompilata da utilizzare per i pagamenti;
- le istruzioni per chiedere l’eventuale domiciliazione su conto corrente personale dei versamenti.
La comunicazione di diniego, invece, deve assolutamente includere le ragioni per le quali l’Ente di riscossione ha ritenuto che la domanda di Definizione agevolata non dovesse essere accolta.
Gli effetti della Rottamazione
I debitori che vogliono aderire alla Rottamazione quater farebbero bene a provvedere quanto prima, perché la presentazione della richiesta di adesione produce una serie di effetti benefici sui debiti che vi rientrano (i cd. debiti “definibili“). In particolare, l’Ente:
- non inizierà nuove procedure cautelari o esecutive;
- non continuerà le procedure esecutive già avviate, a meno che non sia già avvenuto il primo incanto con risultato positivo;
- rimarranno, inoltre, attivi eventuali fermi amministrativi o ipoteche già iscritte al momento dell’invio della domanda.
In relazione ai debiti “definibili“, poi, il contribuente non potrà essere ritenuto inadempiente per la concessione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (cd. DURC).
Ricordiamo, infine, che la Legge di Bilancio 2023 permette di inserire nella domanda per la Definizione agevolata anche le cartelle di pagamento oggetto di precedente contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. In tal caso, però, il contribuente dovrà specificare la rinuncia a tali contenziosi.