Secondo uno studio recente possiamo controllare i sintomi precoci dello sviluppo del tumore al Colon, e dunque curarci prima che sia troppo tardi.
La diagnosi precoce è un’arma fondamentale per combattere e riuscire a guarire numerose malattie, e soprattutto le varie forme di cancro.
Stando ad un recente studio, pubblicato su una nota rivista scientifica, dovremmo controllare bene se manifestiamo uno o più sintomi tra quelli indicati: ciò potrebbe segnalare un tumore in atto al Colon.
La diffusione di queste informazioni nasce non solo dalla volontà di aiutare la popolazione a recarsi dal medico in tempo, ma anche perché questo tipo di carcinoma colpisce sempre di più. E soprattutto colpisce sempre più giovani anche sotto i 30 anni.
Innanzitutto andiamo a capire quando c’è più rischio di tumore al Colon. Come sappiamo, non esiste mai una causa-effetto univoca, ma piuttosto una serie di condizioni che possono favorire l’insorgere del cancro. Queste sono chiamate “fattori di rischio”.
Quali sono le cause principali che aumentano il rischio di tumore al Colon?
Come detto, non c’è mai una motivazione specifica o univoca, ma certamente nella malattia incidono fattori come l’ereditarietà, gli stili di vita e l’alimentazione.
Eccessi di alcol, soprattutto se uniti a fumo e ad abitudini sedentarie, al consumo di cibi raffinati e industriali, innescano senza dubbio infiammazioni anche al tratto intestinale, che possono sfociare in forme croniche e facilitare la formazione di una neoplasia.
I dati, preoccupanti, delle ultime rilevazioni, ci dicono che sebbene il tumore al Colon sia statisticamente più frequente nei soggetti over 60, si sta manifestando anche nella popolazione con un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, e anche al di sotto dei 30.
I sintomi da non sottovalutare, secondo un recente studio
Alcuni ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno pubblicato ciò che è emerso dal loro studio; il documento originale si trova sulla rivista scientifica Journal of the National Cancer Institute.
Il team ha analizzato i dati di oltre 5mila diagnosi al colon retto effettuate a carico di giovani al di sotto dei 50 anni. La volontà era quella di capire se vi fossero sintomi precoci, comparsi da 2 anni a pochi mesi dalla diagnosi.
Conoscerli è ovviamente utile a insegnare alle persone quando e se sia il caso di contattare il medico per approfondire. Una diagnosi precoce, soprattutto in ambito oncologico, significa più possibilità di sopravvivenza.
Ebbene, nella maggioranza dei casi sopra citati, comparivano i seguenti sintomi:
- dolori addominali; sanguinamento; episodi di diarrea; livelli di ferro bassi.
Meno frequentemente, invece, comparivano altri sintomi, che comunque possono essere un campanello d’allarme:
- stanchezza insolita; inappetenza; anemia; perdita nomala di peso; stitichezza ostinata alternata a diarrea.
Secondo gli studiosi, se compaiono più di due-tre sintomi tra quelli sopra citati c’è (anche) la probabilità di tumore al colon. Ovviamente, per avere una diagnosi certa l’unico modo è effettuare esami specifici, che solamente il medico curante potrà prescrivere in caso di sospetto.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)