Una promoter finanziaria sfruttando i prodotti di Poste Italiane ha truffato venti clienti intascandosi gli interessi.
Truffa aggravata dall’abuso di potere, questa l’accusa avanzata ad una donna di 43 anni veneziana dipendenti presso un Ufficio Postale di Mogliano Veneto.
I prodotti di Poste Italiane fanno gola a tanti cittadini. Per combattere l’inflazione gli italiani hanno capito come sia necessario investire i risparmi fermi sul conto corrente. E per non rischiare perdite di capitale scelgono di acquistare uno strumento di risparmio garantito dallo Stato Italiano come il Buono Fruttifero Postale.
In questo modo tutelano i soldi e li fanno crescere nel tempo ottenendo interessi dall’1,50 al 4,50%. L’esempio prende in considerazione uno dei tanti prodotti di investimento proposti da Poste Italiane. Prodotti che sono stati sfruttati da una promoter finanziaria per truffare i clienti. L’obiettivo era di intascare lei stessa gli interessi dei cittadini. La 43enne prometteva investimenti redditizi ma durante la sottoscrizione stornava gli interessi maturati fino al momento della firma sul conto corrente personale.
Poste Italiane e la truffa della promoter finanziaria finita sotto accusa
La donna veneziana di 43 anni all’epoca dei fatti lavorava in un Ufficio Postale di Mogliano Veneto. La sua condotta è stata sottoposta dalle Procura di Treviso all’attenzione del Giudice con l’accusa di truffa aggravata dall’abuso di potere e del rapporto di fiducia con i clienti dell’azienda italiana.
Durante la prima udienza del procedimento penale, le vittime hanno depositato la costituzione di parte civile per poter recuperare i soldi che la donna ha sottratto loro. La promoter aveva il compito di tutelare gli interessi dei clienti di Poste Italiane ma, invece, li ha presi in giro e derubati di somme importanti.
La difesa è portata avanti dall’avvocato Valter Dese che contesta il meccanismo ricostruito dagli inquirenti. Secondo l’accusa la promoter avrebbe contattato i possessori di Titoli per consigliare loro un nuovo prodotto oggetto di investimento da parte di Poste Italiane e garantendo interessi più alti. Il giorno dell’appuntamento l’imputata avrebbe chiesto il codice segreto dei conti correnti alle vittime per procedere con l’operazione di chiusura del vecchio e apertura di uno nuovo.
Stornando sul proprio conto gli interessi sottraeva, così, somme ai clienti di Poste Italiane. Ma tutto ciò ha insospettito proprio gli Uffici di Poste Italiane. Hanno iniziato a contattare i clienti per chiedere loro il motivo per il quale ritiravano gli interessi. Le vittime rispondevano di non aver ricevuto alcuna somma di denaro. Così è partita l’indagine interna che ha individuato la truffatrice ora sotto accusa. Poste Italiane si è dichiarata parte offesa.Â
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