L’estratto conto del conto corrente è tra i documenti da conservare portando le spese in detrazione nel modello 730.
Dal 2020 vige la norma secondo la quale per ottenere le agevolazioni fiscali sia necessario tracciare i pagamenti per dimostrare la spesa.
La compilazione della dichiarazione dei redditi richiede una serie di documenti da cui attingere numerose informazioni da inserire nel modello 730. La documentazione deve essere presentata per poter approfittare delle deduzioni e detrazioni ed evitare che l’Agenzia delle Entrate possa trovare appigli per chiedere indietro la restituzione delle somme versate.
Ecco il motivo per il quale i documenti dovranno essere conservati per cinque anni dall’inoltro del modello 730 di riferimento. I controlli del Fisco, infatti, potrebbero essere attuati anche successivamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Tra questi documenti troviamo anche l’estratto conto dei conti correnti del contribuente. Si tratta di una necessità vigente dal 2020 quando è stato introdotto l’obbligo di effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili per avvalersi di detrazioni e deduzioni.
Estratto conto e detrazioni nel modello 739, è sempre necessario?
L’Agenzia delle Entrate ha nel tempo chiarito l’obbligo di utilizzo dei pagamenti tracciabili per sciogliere i dubbi dei contribuenti. La fatturazione elettronica ha reso il rispetto della regola molto più semplice mettendo a disposizione dell’AdE molti dati sugli oneri deducibili e detraibili. Parliamo delle stesse informazioni già inserite nel modello 730 precompilato essendo a disposizione del Fisco.
In generale, i contribuenti devono sapere che nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi tramite CAF e professionisti (non utilizzando il modello precompilato) allora sarà necessario inserire nella documentazione anche l’estratto conto bancario oppure della carta di credito. Solo in questo modo si potrà usufruire delle detrazioni fiscali. Inoltre, il documento dovrà essere conservato per cinque anni.
Si collega la questione dei pagamenti tracciabili e delle spese sanitarie. La detrazione del 19% sarà richiedibile unicamente con versamento effettuato tramite carte di credito, di debito, prepagate, assegni bancari o circolari. I contanti sono ammessi solamente per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici oppure per pagare prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o private accreditate al SSN (Servizio Sanitario Nazionale).
La lista dei documenti da conservare per attestare l’esborso include
- la ricevuta bancomat della spesa sostenuta oppure
- l’estratto conto bancario per “salvare” la detrazione non avendo la ricevuta rilasciata dopo un pagamento con il POS o
- la copia del bollettino postale o del MAV,
- la copia dei pagamenti effettuati tramite circuito PagoPa,
- annotazione in fattura o nella ricevuta fiscale o scontrino elettronico in caso di mezzi di pagamento diversi dal contante ove mancasse la documentazione dei punti precedenti.
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