Le malattie della tiroide sono sempre più diffuse e la Scienza sta cercando di ampliare terapie e soluzioni. Ma abbiamo anche la natura dalla nostra parte.
Alcune patologie a carico della tiroide sono molto comuni; come per altre numerose malattie, insieme alle cure farmacologiche possiamo intervenire tramite la prevenzione.
Ad oggi la Scienza è pressoché d’accordo sul fatto che possiamo fare molto per la nostra salute prima che si inneschino le malattie.
Mantenere un corpo in forma significa ridurre – anche di molto – le probabilità di incorrere in vari disturbi e anche in malattie gravi come i tumori.
Le disfunzioni tiroidee si innescano ovviamente a causa di molteplici fattori; le più comunemente conosciute sono l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo. Entrambe le condizioni si verificano quando c’è uno squilibrio ormonale (produzione eccessiva o al contrario scarsa) che dà poi sintomatologia specifica.
Dobbiamo ricordare, poi, che oltre alle patologie sopra citate, la tiroide può essere colpita da varie forme di cancro: le più comuni sono il tumore papillare, follicolare, midollare o anaplastico, quest’ultimo considerato invece tra i più aggressivi.
Solamente attraverso esami specifici si possono diagnosticare le malattie tiroidee, ma molto possiamo fare per prevenirle. Ecco come secondo gli esperti.
Contro le malattie della tiroide abbiamo un prezioso alleato, e lo possiamo portare in tavola tutti i giorni
Sappiamo che la relazione tra alimentazione, apporto di determinate sostanze e nutrienti e la lotta alle malattie è molto stretta.
Da anni, ormai, la Scienza divulga informazioni su come il cibo abbia un forte impatto come prevenzione, ma anche come “cura” o supporto alle cure durante la manifestazione di moltissime patologie.
Se vogliamo proteggere le funzioni della tiroide abbiamo a disposizione un elemento efficacissimo, e non dobbiamo andare a cercarlo chissà dove: parliamo del Selenio, una sostanza preziosissima al nostro benessere.
Il Selenio è un oligoelemento importante per molte funzioni dell’organismo: ad esempio partecipa alla formazione di antiossidanti come la Glutatione; aiuta a rinforzare il sistema immunitario e protegge la fertilità; contrasta persino l’azione tossica dei metalli pesanti come il Mercurio.
Per quanto riguarda la tiroide, il Selenio interviene proprio nelle funzioni degli ormoni che regolano la salute della stessa. Addirittura in alcuni studi è emerso che l’oligoelemento nella tiroidite cronica autoimmune (tiroidite di Hashimoto, comune causa di ipotiroidismo) riduce proprio la quantità di auto-anticorpi, lenendo la gravità della malattia. Mentre in caso di morbo di Basedow oltre a mantenere il livello di auto-anticorpi aiuta l’organismo a rispondere meglio alle terapie.
Il Selenio, come detto, è una sostanza che possiamo assumere tramite gli integratori ma si trova naturalmente in molti cibi: dai cereali integrali ai latticini, dalle uova alle frattaglie e nel pesce, nonché in alcuni vegetali cui è stato aggiunto, come le patate.
