La RAL, Retribuzione Annua Lorda, è una voce importantissima della busta paga perché incide sullo stipendio netto. In che modo?
Non è facile leggere la busta paga, perché le voci in essa contenute possono essere molteplici. Molti lavoratori hanno perfino difficoltà a capire quale sia la retribuzione annua lorda rispetto alla paga netta.
Per risolvere la maggior parte dei dubbi, basta imparare in cosa consiste la RAL, in che modo si calcola e qual è il suo scopo nella determinazione dello stipendio netto percepito dai dipendenti.
Come si determina il reddito netto annuo partendo dalla RAL? Le operazioni da effettuare
L’acronimo RAL sta per Retribuzione Annua Lorda e rappresenta l’importo complessivo dello stipendio percepito da un dipendente in un anno, al lordo della tassazione.
In pratica, è il valore lordo che viene deciso con il datore di lavoro al momento dell’assunzione e include anche le tasse sul reddito, cioè le trattenute IRPEF, assistenziali e previdenziali.
Non vi rientrano, invece, eventuali Bonus (ad esempio il Bonus Renzi) e le detrazioni fiscali da lavoro dipendente riconosciute dalla legge. Queste voci, infatti, comportano un incremento della retribuzione netta, ma non incidono sul lordo annuo.
Sulla base di tali premesse, come si calcola lo stipendio netto, a partire dalla RAL? A tal fine, bisogna effettuare i seguenti passaggi:
- scoprire l’imponibile IRPEF, corrispondente alla RAL meno le trattenute previdenziali e assistenziali;
- determinare le tasse sul reddito, cioè l’IRPEF dovuto a seconda dello scaglione di appartenenza;
- sottrarre alla RAL le trattenute previdenziali e assistenziali e l’IRPEF;
- togliere le addizionali IRPEF comunali e regionali;
- dividere lo stipendio netto annuo risultante per il numero di mensilità stabilito dal proprio contratto di lavoro o dal CCNL, considerando, quindi, eventuali tredicesima e quattordicesima;
- sommare eventuali Bonus e detrazioni spettanti.
Applicando tali regole, possiamo affermare che lo stipendio netto dipende dalla contribuzione previdenziale, dal regime fiscale relativo al reddito e dalle detrazioni fiscali.
Prendendo come modello un’aliquota media e i contributi per i dipendenti privati, una retribuzione annua lorda di 30 mila euro corrisponde a un reddito netto di circa 22.400 euro.
Quest’ultimo, però, può cambiare a seconda di tantissimi fattori, quindi è sempre meglio rivolgersi ad un commercialista o a un consulente fiscale.
Esempi di calcolo di retribuzioni nette
Per comprendere le nozioni finora illustrate, proponiamo un esempio di calcolo del reddito netto partendo dalla RAL (retribuzione lorda). Consideriamo un impiegato della Lombardia, senza carichi di famiglia, a cui spettano, da contratto, 13 mensilità. Nello specifico:
- con 15 mila euro di RAL, la paga netta sarà di 13.427 euro annui, cioè 1.033 al mese;
- con 20 mila euro di RAL, lo stipendio netto corrisponderà a 17.051 euro, ossia 1.312 euro al mese;
- con 30 mila euro di RAL, il reddito netto sarà di 22.448 euro, cioè 1.727 euro al mese;
- con 40 mila euro di RAL, lo stipendio netto sarà uguale a 27.192 euro, circa 2.092 euro al mese;
- con 50 mila euro di RAL, la retribuzione netta corrisponderà a 32.106 euro, cioè 2.470 euro al mese;
- con 60 mila euro di RAL, il reddito netto sarà uguale a 37.051 euro, ossia 2.850 euro al mese;
- con 70 mila euro di RAL, lo stipendio netto corrisponderà a 42.028 euro, 3.233 euro al mese.
La retribuzione annua lorda compare nella busta paga sotto la voce “Totale competenze“.
La busta paga si compone di quattro parti:
- anagrafica del dipendente e del datore di lavoro;
- retribuzione effettiva, in cui sono presenti tutti i dati che permettono di leggere lo stipendio netto mensile spettante;
- sezione fiscale e previdenziale, relativa alle informazioni sulle trattenute INPS (o di altro Ente previdenziale) e a eventuali agevolazioni fiscali;
- ore lavorate, necessarie per la determinazione dello stipendio mensile.
In conclusione, se si vuole calcolare la RAL dalla busta paga, è necessario:
- verificare la retribuzione mensile lorda;
- moltiplicarla per l’ammontare delle mensilità.