Permessi 104: cosa succede se non vengono utilizzati, diventano 6 giorni in un mese? La risposta è scioccante

I lavoratori disabili e i caregivers hanno a disposizione i permessi 104. Possono essere accumulati se non usati ogni mese?

La Legge 104 ha lo scopo di tutelare la dignità umana e i diritti dei soggetti diversamente abili, ai fini della loro integrazione sociale e lavorativa.

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I lavoratori disabili e i caregivers possono usufruire dei permessi 104 – InformazioneOggi.it

Per perseguire questi obiettivi, prevede il diritto a tre giorni di permesso retribuito dal lavoro, per i dipendenti disabili e per i familiari che li assistono. In particolare, possono beneficiarne il coniuge (o il convivente di fatto o l’unito civilmente), i genitori e i parenti e affini fino al 2° grado (solo in ipotesi particolari fino al 3° grado).

Ma cosa succede se i permessi 104 non vengono utilizzati? È una questione a cui si presta, forse, poca importanza ma che può avere delle importanti implicazioni.

Permessi 104: in che misura spettano?

I permessi 104 consistono in un’assenza retribuita dal lavoro, riservata ai lavoratori dipendenti disabili gravi ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104/1992 e ai familiari che prestano loro assistenza.

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Le conseguenze della mancata fruizione dei permessi 104 – InformazioneOggi

Il presupposto per la fruizione dell’agevolazione, dunque, è l’accertamento dell’invalidità civile, da parte della Commissione medica dell’ASL e dell’INPS, attestata da apposito verbale.

Il beneficio consiste in 3 giorni al mese di assenza, frazionabili anche ad ore. I lavoratori disabili, tuttavia, hanno l’opportunità di utilizzarli anche nella misura di 2 ore al giorno (se l’orario lavorativo è almeno di 6 ore) oppure di un’ora al giorno (se l’orario lavorativo è inferiore alle 6 ore).

Con il Decreto conciliazione vita- lavoro del 13 agosto 2022, inoltre, il Governo ha abolito la figura del cd. referente unico dell’assistenza. Di conseguenza, possono beneficiare dei permessi anche più soggetti, per assistere lo stesso disabile in condizione di gravità. L’importante è che la fruizione del beneficio avvenga in maniera alternata tra gli aventi diritto e nel rispetto del limite dei 3 giorni al mese.

Se si trasgredisce a quanto previsto dalla Legge 104 si rischiano gravi conseguenze legali

Quali sono le conseguenze della mancata fruizione dei 3 giorni mensili di permessi 104? In base alla normativa, i giorni che non vengono usati sono perduti e, quindi, non possono essere né recuperati né accumulati e goduti nel mese successivo.
Il mancato utilizzo dei permessi, tuttavia, può comportare anche delle sanzioni e dei problemi legali.

Nello specifico, i beneficiari potrebbero perdere il diritto ad alcuni vantaggi fiscali e contributive stabiliti dalla Legge 104.

I permessi 104, infatti, sono pensati per assicurare idonea tutela al lavoratore affetto da disabilità. Il mancato esercizio di tale diritto potrebbe provocare un aggravamento delle condizioni di salute del portatore di handicap e un peggioramento della qualità della vita dei caregivers. Questa tipologia di agevolazione è ideata anche per consentire la conciliazione della vita privata con quella professionale e per assicurare a coloro che assistono un disabile un riposo adeguato.

Per evitare fastidiose conseguenze, è opportuno fare sempre molta attenzione quando si richiedono i giorni di permesso dal lavoro. Il rispetto dei propri impegni, inoltre, è fondamentale per tutelare anche i colleghi e il datore di lavoro, che deve organizzare l’attività produttiva in base al personale disponibile. Eventuali variazioni, dunque, vanno comunicate con largo anticipo.

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