I fortunati che incassano i premi del Superenalotto e Gratta e Vinci devono stare attenti ai controlli fiscali in sede di Dichiarazione dei Redditi.
Sono tantissimi gli italiani che cercano di essere baciati dalla Dea bendata, attratti da guadagni facili.
Lotto, SuperEnalotto, Gratta e Vinci, le alternative sono molteplici. Bastano pochi secondi per scoprire se è stata la nostra giornata fortunata. E, in molti casi, è davvero così, perché è possibile vincere cifre anche molto elevate.
Ma quali sono gli obblighi fiscali che legano i fortunati vincitori? Bisogna pagare le tasse su tali rendite? E, soprattutto, le cifre guadagnate vanno indicate nella Dichiarazione dei Redditi?
Si tratta di dubbi molto ricorrenti e a cui è necessario dare una risposta, se non si vogliono avere problemi con il Fisco.
Scopriamo cosa stabilisce la normativa vigente.
Dichiarazione dei Redditi e vincite al Lotto: cosa dice la legge?
Le vincite al Gratta e Vinci vanno specificate nella Dichiarazione dei Redditi? La domanda non è per nulla sciocca perché gli accertamenti fiscali da parte dello Stato possono essere alquanto severi.
La legge prevede una specifica tassazione per chi vince al Lotto. Le somme fino a 500 euro sono esentasse e, quindi, non vanno dichiarate.
Per gli importi superiori a tale soglia, invece, sono previste specifiche regole, per evitare che vengano commessi errori e che si venga multati in qualità di evasori.
Per la parte eccedente i 500 euro, il Fisco preleva il 20%.
Facciamo un esempio. Tizio vince 1.000 euro. Di tale cifra, 500 euro sono netti, mentre gli ulteriori 500 euro vengono tassati al 20% e, di conseguenza, ci sarà una trattenuta di 100 euro. Alla fine Tizio avrà guadagnato 900 euro.
Nell’ipotesi di una vincita di 5 mila euro, invece, bisogna calcolare il 20% di 4.500 euro, che corrisponde a 900 euro. Al fortunato, dunque, rimarranno 4.100 euro degli originari 5 mila euro.
Ma come bisogna fare al momento della presentazione del Modello 730?
Come difendersi dagli accertamenti fiscali
Come abbiamo specificato, per le vincite di importo superiore a 500 euro, vi è una ritenuta alla fonte del 20%. Questo ha delle importanti implicazioni anche per la Dichiarazione dei Redditi.
Poiché si tratta di somme già tassate ab origine, non è necessario indicarle al momento delle Dichiarazione. Non esiste, dunque, una specifica voce nel Modello 730 che riguarda gli introiti derivanti dal Lotto o dal Gratta e Vinci.
Attenzione, però, perché quanto finora illustrato non deve essere frainteso. Anche se le somme non rientrano nella Dichiarazione dei Redditi, lo Stato potrebbe ugualmente predisporre degli accertamenti fiscali, per verificare la provenienza dei soldi.
Se, ad esempio, un disoccupato vince un milione di euro e decide di comprare una casa e un’automobile, il Fisco potrebbe attivarsi per capire come abbia fatto un soggetto senza reddito a sostenere tali spese.
Per questo motivo, è opportuno conservare una prova analitica della vincita, cioè la ricevuta. La regola vale anche per le vincite online.