Assegno INPS errato? Inoltra un reclamo per la rivalutazione della pensione

I cittadini che si accorgono di una rivalutazione sbagliata della pensione possono fare reclamo all’INPS e chiedere le verifiche della propria situazione.

La circolare di riferimento per il controllo degli scaglioni previsti dal Governo Meloni nell’anno in corso è la numero 20/2023.

Rivalutazione pensione sbagliata cosa fare
Rivalutazione delle pensioni, cosa fare se è sbagliata – Informazioneoggi.it

Il meccanismo della perequazione delle pensioni permette di rivalutare gli importi dei trattamenti pensionistici sia previdenziali che assistenziali ogni inizio anno in base all’inflazione. Lo scopo è adeguare le pensioni stesse al costo della vita.

Nel corso del 2022 l’inflazione ha raggiunto percentuali molto alte e il costo della vita è aumentato notevolmente. Da qui una rivalutazione nel 2023 fissata a 7,3% a partire dal 1° gennaio. A fine anno arriverà poi il conguaglio derivante dalla differenza tra percentuale della rivalutazione stimata ed effettiva. Il Governo Meloni ha previsto, poi, un aumento fino all’8,8% per chi ha più di 75 anni e una pensione inferiore o pari al trattamento minimo.

Il reclamo all’INPS per la perequazione errata

Il pensionato per capire se la rivalutazione applicata alla propria pensione è corretta o meno deve conoscere la suddivisione degli scaglioni prevista dal Governo Meloni nella Legge di Bilancio 2023.

Inviare reclamo all'INPS
Reclamo all’INPS, come procedere – Informazioneoggi.it

L’aumento effettivo sarà del

  • 7,3% per trattamenti fino a 4 volte il minimo – 2.099 euro lordi,
  • 6,2% per trattamenti fino a 5 volte il minimo – tra 2.099 e 2.625 euro lordi,
  • 3,8% per trattamenti tra 5 e 6 volte il minimo – tra 2.625 euro e 3.150 euro lordi,
  • 3,4% per trattamenti tra 6 e 8 volte il minimo – tra 3.150 euro e 4.200 euro lordi,
  • 2,7% per trattamenti tra 8 e 10 volte il minimo – tra 4.200 e 5.250 euro,
  • 2,3% per trattamenti oltre 10 volte il minimo (sopra i 5.250 euro lordi.

Per quanto riguarda l’indicizzazione sarà del 100% solamente per la prima fascia. Negli scaglioni successivi al primo scenderà all’85%, 53%, 47%, 37% e 32%.

Il pensionato per verificare la rivalutazione dovrà individuare lo scaglio di appartenenza e l’aliquota di riferimento. Dovendo accorgersi che la percentuale applicata non corrisponde a quanto realmente spettante – attenzione alla possibilità che un aumento delle detrazioni IRPEF abbia determinato un passaggio ad uno scaglione di reddito superiore – allora potrà avviare la procedura INPS per inoltrare un reclamo.

Il modulo da compilare è MV01. L’iter potrà essere svolto telematicamente accedendo al portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. L’ente darà una risposta entro venti giorni lavorativi e riscontrando l’effettivo errore avvierà le iniziative volte alla risoluzione della problematica.

  • Non volendo usare il canale digitale, il pensionato potrà andare di persona presso un ufficio di competenza territoriale INPS (gli indirizzi si trovano sul portale ufficiale dell’ente della previdenza sociale) e compilare il modulo di reclamo oppure
  • usare la posta elettronica per inviare il modello o
  • chiamare il Contact Center (06 164 164 da rete mobile e 803 164 da rete fissa).
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