Cosi come anticipato, insomma, il quotidiano, il contesto che ogni giorno viviamo potrebbe essere pieno zeppo di relazioni in qualche modo nate malate e cresciute anche peggio. Situazioni in cui quello che dovrebbe esserci improrogabilmente, il sentimento, si trasforma in tutt’altro.
A livelli psicologico, gli esperti hanno provato a rispondere ai dubbi che in qualche modo venivano innescati assistendo a specifiche vicende, particolari relazioni, storie spesso finite in tragedia. Per definire il tutto esiste un termine ben preciso, l’ibristofilia, una tendenza che fa risultare attraenti persone estremamente pericolose.
Alla base di tutto, per chi è vittima di tale tendenza, c’è l’idea, la speranza, di poter cambiare quella persona attraverso quel legame specifico. Il tutto in qualche modo è spiegabile proprio guardando le cronache di ogni giorno, osservando ciò che ci circonda.
Prendiamo, per esempio, in considerazione il fatto che storicamente alcuni serial killer, parliamo di persone con decine di omicidi alle spalle, ricevano lettere da parte di donne in carcere, risultino in qualche modo attraenti, si innesca un meccanismo in quelle donne insomma inspiegabile.
Ibristofilia, sapete di cosa si tratta? I motivi che spingono verso tale tendenza
Il termine in questione, scientificamente parlando è stato coniato dallo psicologo neozelandese John Money. L’uomo aveva indicato tale tendenze confinandola prettamente come riscontrabile in donne eterosessuali, non escludendo però la presenza di tale disturbo in altre tipologie di relazioni.
L’ibristofilia al momento non è classificata come disturbo mentale, ma può essere definita come una situazione in cui l’eccitazione sessuale può essere raggiunga immaginando un partner autore di crimini o reati.
Secondo gli studi effettuati ci possono essere diverse ragioni che spingono verso tale disturbo:
- A livello evolutivo può esserci una preferenza per i compagni forti perché capaci di proteggere la donna e la prole. Le persone pericolose mostrano un’immagine di potere e controllo, e la genetica può avere un ruolo determinante in tal senso.
- Gli uomini pericolosi o criminali possiedono spesso la cosiddetta personalità della triade oscura: tratti di narcisismo, machiavellismo e psicopatia. Un simile profilo risulta spesso attraente per le donne per una lunga serie di motivi.
- Le esperienze infantili e l’attaccamento precoce influenzano la scelta dei partner sessuali e romantici. È stato dimostrato che le donne che sono state abusate da bambine hanno maggiori probabilità di essere abusate dai loro partner in futuro.
- Infine, la società e la cultura in cui siamo immersi possono determinare, in parte, l’attrazione verso gli uomini pericolosi. Così, i ruoli di genere tradizionali indicano che le donne dovrebbero essere sottomesse e gli uomini dominanti.
Precise tecniche cognitive possono in qualche modo sostenere la persona coinvolta in questo tipo di disturbo. In ogni caso dovrebbe sempre essere sentita l’esigenza di uscire da tale condizione.