Riforma delle pensioni: fantastici benefici per chi riscatta la laurea e decide di aderire ai Fondi previdenziali

Il Governo ha annunciato che ci saranno delle importanti novità in vista della prossima Riforma delle pensioni. Quali contribuenti riguarderanno?

La Riforma delle pensioni adotterà delle misure rivolte soprattutto ai giovani, prevedendo dei benefici per la previdenza integrativa e per il riscatto degli anni universitari, e per coloro che ricadono nel sistema contributivo puro, perché hanno cominciato a lavorare dal 1° gennaio 1996.

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Si attende con ansia la prossima Riforma delle pensioni – InformazioneOggi.it

Una delle categorie che risulta più svantaggiata è, infatti, quella dei quarantenni, che hanno una carriera professionale abbastanza discontinua. Dall’ultimo rapporto della Corte dei Conti è emerso che soltanto alcuni lavoratori quarantenni (come gli appartenenti alle Forze Armate) potranno contare su una pensione dignitosa.

Il problema più rilevante per le altre categorie consiste nella modalità di calcolo dei contributi, che è molto penalizzante.

Quali sono le soluzioni ideate dall’Esecutivo?

Riforma delle pensioni: a cosa prestare attenzione?

Il Governo Meloni sta pensando ad una Riforma delle pensioni incentrata sui più giovani, che contempli nuovi strumenti previdenziali, pensioni integrative e agevolazioni per il riscatto della laurea.

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La Riforma delle pensioni sarà rivolta soprattutto ai più giovani – InformazioneOggi.it

Allo stesso tempo si stanno ideando a delle alternative a Quota 103 anche per i lavoratori ultrasessantenni, prossimi alla pensione.

I lavoratori autonomi e gli agricoli sono quelli più svantaggiati dalla mancanza di idonei strumenti pensionistici che consentano di avere un assegno adeguato al costo della vita. Ma tale disagio interessa anche altre categorie, come i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Per tentare di arginare questa situazione, l’Esecutivo dovrà intervenire su vari fronti. In attesa della Riforma delle pensioni (che, probabilmente, arriverà verso la fine della legislatura), le prime novità potrebbero comparire con la Legge di Bilancio 2024.

L’obiettivo primario è assicurare che le prestazioni pensionistiche siano adeguate alle esigenze della vita quotidiana. Di questo si discuterà in occasione del prossimo tavolo sulla previdenza, programmato per fine mese e che coinvolgerà, oltre ai sindacati, anche l’Osservatorio della spesa previdenziale.

Pensione complementare e riscatto di laurea: i progetti del Governo Meloni

Un altro importante scopo è quello di incrementare il sistema di previdenza complementare e dei Fondi pensione.

Dai dati emerge, infatti, che l’età media dei sottoscrittori delle forme di pensione integrativa si sta innalzando; questo vuol dire che le nuove generazioni non pensano alla pensione e non intendono aumentare la loro copertura tramite l’integrazione previdenziale.

È stato rilevato che un terzo degli aderenti dei Fondi pensione ha almeno 55 anni. Per sollecitare i più giovani ad aderire alla previdenza complementare, dovranno essere applicati benefici fiscali più incisivi, per facilitare a tutti l’adesione a tale meccanismo di previdenza complementare.

Infine, il Governo è al lavoro per l’introduzione di un piano molto più agevolato per il riscatto della laurea.

Ai sensi del Decreto n.4 del 2019, il riscatto della laurea agevolato costa circa 5.700 euro per ciascun anno universitario da riscattare.

Pur trattandosi di un importo minore rispetto a quello risultante con differenti meccanismi di riscatto, rimane una cifra molto alta, che non tutti i giovani possono pagare.

Per evitare che solo i più abbienti riescano a riscattare gli anni universitari, si stanno cercando diverse soluzioni, che rendano l’operazione accessibile ad una platea di beneficiari molto più ampia.

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