Una modalità di gestione della propria automobile, per cosi dire, a questo punto, purtroppo assolutamente necessaria.
Ritorna forte il dibattito su specifici dispositivi da utilizzare in auto per la sicurezza dei bambini seduti negli appositi sediolini. La riflessione torna puntuale dopo i tragici fatti di Roma, dove una bambina di appena un anno ha perso la vita perché dimenticata per ore in auto dal proprio padre. A questo punto, giusto o meno si chiede una presa di posizione forte in chiave sicurezza. Troppe le morti negli ultimi anni. Troppe tragedie assolutamente evitabili.
Il tutto chiaramente nasce dall’impossibilità di concepire come possibili specifici fatti di cronaca. Impensabili che si arrivi a dimenticare un bambino in auto al di la di tutte le situazioni e dinamiche che possono essere raccontate successivamente.
Una legge in merito è già presente e parla chiaro. Dotarsi di specifici strumenti che consentano in qualche modo di non dimenticare assolutamente in auto bambini nel proprio sediolino. Undici i bambini morti perché dimenticati in auto negli ultimi venticinque anni, numeri troppo alti per continuare a restare immobili.
In certi specifici casi gli americani parlano di FBS, Forgotten baby syndrome, cioè la sindrome del bambino dimenticato. La soluzione per quel che riguarda il nostro paese sembra essere stata trovata nei dispositivi di sicurezza citati in precedenza.
Tre le tipologie di dispositivo presenti in commercio e legati quindi alla sicurezza del bambino in auto. Un primo applicabile su ogni sediolino, attivabile attaccando lo steso alla presa accendisigari. Esistono poi dispositivi direttamente integrati nel sediolino a batteria e infine sensori applicati direttamente nel sedile auto.
Seggiolini anti abbandono, l’obbligo è ormai noto: cosa dice la legge a riguardo
La disposizione in questione è riscontrabile nella legge 117 del 2018 che parla di “Introduzione dell’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi”. Tale legge è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 12 ottobre 2018 con prima firmataria Giorgia Meloni.
L’attuale premier all’epoca dichiarò quanto segue: “Di tutte le cose che ho fatto, e nella mia vita politica di cose ne ho fatte, è forse la più importante. Se salverà anche solo un bambino sarà valso tutto l’impegno politico alle spalle. Ne valeva la pena. Siamo la prima nazione a legiferare su un dramma simile e speriamo di poter essere un esempio anche per gli altri. Ora ci aspettiamo e chiediamo che nella manovra finanziaria ci siano gli incentivi per aiutare le famiglie”.
La norma in questione impone l’obbligo per i conducenti di veicoli con bambini a bordo di età inferiore ai 4 anni di dotarsi dell’apposita strumentazione richiesta. In caso di mancata presenza, riscontrata, di tale strumentazione lo stesso conducente rischierà una multa che va dagli 83 euro fino a 332 euro e la perdita di 5 punti dalla patente.
In quanto ai dispositivi in questione va detto che i prezzi possono variare e non poco sul mercato. Per gli stessi strumenti anti abbandono parliamo di importi che vanno dai 30 euro agli 80 euro. Per i sediolini con sistema incorporato invece parliamo di prezzi che vanno da 120 euro fino a 350 euro. In certi casi, la sicurezza è giusto che non abbia alcun prezzo.