Una vicenda che ha letteralmente scioccato l’opinione pubblica. Certe situazioni appaiono spesso troppo lontane dalla nostra realtà.
I fatti di cronaca degli ultimi giorni rimandano ad una vecchia fobia per milioni e milioni di donne e uomini, quella per i ragni. Nello specifico in questi casi si parla di aracnofobia. Impossibile, dunque, per milioni di persone reggere la sola vista di qualsiasi ragno, immaginarsi poi tutto il resto. Al di la di tutto, nonostante le premesse va anche detto che nel nostro paese si è ben lontani da immaginare situazioni estremamente pericolose associate a questo tipo di aracnidi.
Quello che è successo qualche giorno fa nel nostro paese ha davvero dell’incredibile, una situazione, cosi come anticipato, ben lontana dalla realtà immaginabile da gran parte dei cittadini italiani e non solo, al di la di paure e quant’altro. Il rischio insomma è sempre più che mai dietro l’angolo.
Le cronache ci hanno raccontato di un commerciante di origine greche, 58enne, in Italia per lavoro probabilmente morso da un ragno e trovato morto a Sabaudia, dove soggiornava con altri colleghi di lavoro. L’incidente sarebbe avvenuto in campagna, presso una azienda agricola produttrice di kiwi, presso la quale l’uomo si era recato per una serie di incontri.
Konstantinos Moulas, questo il nome della vittima, con molta probabilità è deceduto per shock anafilattico. La ricostruzione degli eventi parla dell’uomo che aveva raccontato il giorno precedente di essere stato morso da un ragno e di aver avvertito nei momenti successivi un malessere generale.
A questo punto è giusto sottolineare che le percentuali legate alla possibilità di morire in seguito a un morso di ragno sono davvero basse. Parliamo dell’1%: “È opportuno considerare – spiega Francesco Le Foche, immunologo clinico del Policlinico Umberto I di Roma, specialista in allergologia – che soltanto una minima parte dei morsi di ragno produce effetti pericolosi. Nel mondo esistono oltre 40mila specie di ragno, in Italia sono circa 200 e di queste soltanto tre sono pericolose a livello medico: la tarantola, il ragno violino e la malmignatta”.
Il morso del ragno può essere letale, ce lo dice la cronaca: il parere dell’esperto
“Si tratta di animali che non attaccano l’uomo di propria iniziativa – spiega Le Foche – ma possono farlo se si sentono minacciati o se vengono schiacciati. Il tutto rende necessaria la dovuta attenzione. Il ragno violino, in particolare, è un animale notturno. Nelle ore del giorno rimane nascosto nelle fessure e lo si può trovare anche in casa, negli ambienti bui e riparati come i cassetti, gli armadi, ma anche all’interno delle scarpe o nei guanti”.
Il consiglio è quello di controllare sempre gli abiti prima di vestirsi quando si soggiorna in certi luoghi “frequentati” assiduamente da ragni. In merito poi a cosa fare dopo, lo stesso Le Foche risponde: “È opportuno lavare la parte interessata dalla puntura con acqua e sapone. Meglio con acqua ossigenata. Se il problema resta circoscritto alla zona non c’è da temere. Se invece si avvertono sintomi più importanti come senso di spossatezza, vertigini o prurito diffuso, è opportuno chiamare un medico o il 118. L’intervento sanitario può essere fondamentale anche per l’eventuale somministrazione di un antidoto”. Massima allerta, dunque, in ogni caso, per certe potenziali situazioni.