Aumento delle pensioni fino a 700 euro? Il 2024 potrebbe essere l’anno fortunato per molti contribuenti

Alcune tipologie di pensioni potrebbero arrivare a ben 700 euro entro il prossimo anno. Si tratta di una bufala o di una straordinaria novità?

Nelle ultime settimane sta circolando la notizia di un possibile incremento delle pensioni minime a 700 euro, nel 2024.

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Nel 2024 le pensioni minime potrebbero arrivare a 700 euro – InformazioneOggi.it

Al momento, si tratta di un’indiscrezione che non è stata confermata ufficialmente né smentita. Il Governo, infatti, ha dichiarato di star lavorando sulla Riforma del sistema previdenziale.

Non è, però, certo che si tratti di una notizia falsa. Rientra, infatti, nel programma elettorale della maggioranza l’innalzamento del trattamento minimo della pensione, nei confronti dei soggetti che percepiscono un importo troppo esiguo.

L’esponente di Forza Italia, Antonio Tajani, inoltre, ha specificato che non verrà abolito il progetto di portare tutte le pensioni minime a 1.000 euro. Questo, ovviamente, non significa che dal prossimo anno percepiranno tutti di più, perché anche Forza Italia è consapevole delle difficoltà economiche da dover affrontare.

Per questo motivo, i rialzi potrebbero essere graduali, per categorie di beneficiari. Per esempio, 700 euro inizialmente solo per gli over 75.

Pensioni minime più alte: a cosa sono dovuti i nuovi importi?

Aldilà della veridicità delle pensioni a 700 euro nel 2024, è certo che un incremento degli importi dovrà esserci. Questo per due motivi:

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Aumentare tutte le pensioni a 700 euro è molto complicato – InformazioneOggi.it
  1. per effetto della rivalutazione annua, l’ammontare delle pensioni minime (che, attualmente, è di 563,74 euro) verrà innalzato per sopperire all’aumento dell’inflazione. Per il momento non è possibile stabilire l’esatta portata di tale manovra, ma, sulla base delle previsioni del DEF, dovrebbe corrispondere a circa il 5,4%. L’importo dei trattamenti minimi, a cui dovrà aggiungersi anche un ulteriore 0,8% a titolo di conguaglio per la rivalutazione 2022, sarà di 598,92 euro;
  2. per la rivalutazione straordinaria del 2,7%, già prevista dalla Legge di Bilancio 2023, grazie alla quale le prestazioni pensionistiche arriverebbero a 615,09 euro.

Nel 2024, quindi, le pensioni minime ammonteranno ad almeno 600 euro per tutti (oggi, invece, tale importo è riservato solo agli over 75).

L’Esecutivo potrebbe anche destinare ulteriori risorse finanziarie a tale progetto, per assicurare, almeno a specifiche categorie svantaggiate di contribuenti, un aumento più consistente.

Gli ostacoli all’aumento degli assegni a 700 euro

Le informazioni a disposizione, al momento, sui futuri importi degli assegni pensionistici non sono certe. Non è, tuttavia, infondata la speranza che dei grossi cambiamenti potrebbero esserci con la Legge di Bilancio 2024 e l’attesissima Riforma delle pensioni.

L’incremento delle cifre fino a 700 euro rimane, in ogni caso, un progetto molto ambizioso, realizzabile solo in caso di disposizione di grosse risorse economiche. Per perseguire tale obiettivo, servirebbe uno stanziamento di risorse ben maggiore di quello per la rivalutazione straordinaria.

Ma i fondi risultano ancora insufficienti per aumentare le pensioni (come è stato promesso dalla Premier Giorgia Meloni). In tal senso, un buon compromesso potrebbe essere una maggiore flessibilità in uscita e la predisposizione di nuovi strumenti che permettano di anticipare l’acceso al pensionamento.

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