L’INPS usa Twitter per annunciare ai lavoratori l’aumento dell’indennità di congedo parentale per una mensilità. Scendiamo nei dettagli.
Il 17 maggio 2023 l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha fornito indicazioni utili ai cittadini. Scopriamo quali.
Il congedo parentale è un diritto dei genitori lavoratori. Consiste nella possibilità di poter accedere a dieci mesi di astensione dal lavoro nei primi dodici anni di vita del bambino. Ogni genitore lavoratore dipendente può, nello specifico, assentarsi dal lavoro per sei mesi – anche frazionabili – entro il compimento dei tredici anni dei figli.
Il diritto vige per la madre dal termine del periodo di astensione obbligatoria e se è l’unico genitore si estende fino a dieci mesi. Il padre, invece, ne ha diritto dal momento della nascita del figlio per sei mesi o al massimo per sette mese qualora dovesse esercitare il diritto di astensione dal lavoro per un periodo superiore a tre mesi.
L’obiettivo è consentire ai dipendenti di conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari garantendo sia la tutela economica sia il tempo da dedicare ai cari.
Congedo parentale, il tweet dell’INPS informa i lavoratori su una novità 2023
Il congedo parentale prevede una retribuzione per il genitore lavoratore che ne usufruisce. Il messaggio INPS su Twitter è legato proprio alla somma erogata dall’ente a mamma e papà. In particolare l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ricorda che la Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un’importante novità.
L’importo dell’indennità di congedo parentale sale dal 30 all’80% per una mensilità (il primo mese di fruizione). L’INPS specifica, poi, che è possibile fruire della mensilità indennizzata all’80% della retribuzione solo entro il sesto anno di vita del figlio oppure entro i sei anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare in caso di affido o adozione (ma non oltre la maggiore età).
La prestazione è riconosciuta in modo alternativo tra i genitori e si applica sia ai dipendenti pubblici che privati. Condizione necessaria è aver completato il congedo di maternità o di paternità dopo il 31 dicembre 2022.
L’INPS ricorda, poi, che la domanda di congedo parentale si può presentare online accedendo al servizio dedicato con le credenziali digitali o chiamando il Contact Center. In alternativa è possibile rivolgersi ai Patronati.
I lavoratori privati possono prendere visione delle istruzioni di richiesta del congedo parentale accedendo alla circolare INPS del 16 maggio 2023 numero 45. Qui si può leggere un esempio chiarificatore.
Due genitore chiedono entrambi per lo stesso figlio sotto i sei anni un congedo parentale di 15 giorni dal 1° febbraio al 15 febbraio 2023 indennizzabile all’80%. Entrambi i periodi sono indennizzabili ed esauriscono, però, il mese indennizzabile all’80% dei genitori.
Di conseguenza, fermo restando i limiti previsti dalla normativa, il congedo parentale di un genitore solo o di entrambi i genitori risulta indennizzabile
- un mese all’80% della retribuzione entro i sei anni di vita del minore,
- otto mesi indennizzati al 30%,
- due mesi rimanenti non indennizzati a meno che il richiedente non soddisfi determinati limiti reddituali (articolo 34 comma 3).