Il mondo del lavoro nel recente periodo ha in qualche modo riaperto le sue porte a schiere di candidati in cerca di occupazione.
Quello che sta succedendo nel nostro paese è sotto gli occhi di tutti. Da molti mesi ormai sembra che il contesto lavorativo abbia nuovamente aperto le porte ai milioni di candidati sparsi sul territorio italiano alla ricerca di un impiego quantomeno dignitoso. Sia nel settore pubblico che in quello privato fioccano le offerte e le opportunità soprattutto per quel che riguarda nuovi profili. In alcuni casi, però, le cose non vanno cosi come dovrebbero andare.
Il mondo del lavoro, cosi come anticipato, vive oggi una sorta di ripresa, incentivata anche dal lavoro negli anni passati dei governi che si sono succeduti. Vantaggi per le imprese, svecchiamento del settore pubblico. Tutto insomma fa pensare ad un momento storico più che mai prolifico per quanti ancora oggi sono alla ricerca dell’impiego della vita.
Nella maggior parte dei casi, i candidati rispecchiano profili al momento senza lavoro, ma non sono da escludere situazioni in cui chi ha già un lavoro prova a migliorarne in qualche modo le caratteristiche. Sicurezza, ricerca di una stabilità, ricerca al tempo stesso di una dignità non sempre offerta.
Ci sono delle situazioni in cui, inoltre, è lo stesso settore privato, non solo quello pubblico, quindi, ad aprire le porte a nuovi candidati con la ricerca di profili assolutamente innovativi in qualche modo al debutto nello scenario professionale italiano. Esistono però, altrove forti limiti in merito allo specifico contesto storico.
Un caso molto particolare è da riscontrare nel Comune di Roma. Anche li, cosi come in molte altre città italiane, fioccano le opportunità lavorative nel settore pubblico. Quello che manca, però, paradossalmente, è la risposta da parte degli stessi eventuali candidati.
Il discorso in questione è da circoscrivere agli uffici municipali, protagonisti di vere e proprie fughe da parte degli stessi dipendenti. A tal proposito la stessa amministrazione capitolina sta pensando di introdurre dei consistenti premi, progressioni di carriera e maggiori indennità.
Lavoro, tutti lo cercano ma in questa città nessuno vuole farlo: il caso Roma
A Roma, negli ultimi tempi, tecnici e impiegati letteralmente scappano dagli uffici municipali. L’amministrazione della città, cosi come anticipato, sta provando ad incentivare tali figure, promettendo importanti vantaggi economici e professionali per limitare di conseguenza le “fughe”.
Le proporzioni di tale scenario si fanno giorno dopo giorno sempre più allarmanti. Nel caso specifico degli istruttori amministrativi in graduatoria in seguito al “concorsone” recente parliamo di 349 convocati per assunzioni riguardanti l’anno 2023. Di questi, soltanto 103 hanno provveduto alla firma del relativo contratto di assunzione. 27, inoltre le richieste di differimento.
La soluzione, dunque, secondo gli amministratori romani potrebbe essere quella di una sorta di quattordicesima per tutti i dipendenti. Un aumento medi di 1000 euro per quel che riguarda la retribuzione annua con l’introduzione della quota di stipendio pagata a luglio. In più, scatti di carriera, incentivi, indennità varie e quant’altro. Si prova insomma a coccolare il dipendente pubblico al fine di accettare un lavoro che pare nessuno voglia iniziare a fare. I prossimi mesi, in tal senso saranno più che mai decisivi.