Continuano i contrasti tra i sottoscrittori dei buoni postali e Poste Italiane per serie scadute o in prescrizione e mancati rimborsi.
Nonostante i buoni fruttiferi postali siano tra gli strumenti di risparmio piรน sottoscritti dagli italiani, continuano a creare problemi. Anzi, un vero e proprio caos. Soprattutto quelli sottoscritti tra gli anni Ottanta e Novanta.
Le denunce dei consumatori sulle irregolaritร del rimborso sono avvallate dalle associazioni dei consumatori poichรฉ i pareri sono discordanti. Infatti, a volte la Cassazione dร ragione ai sottoscrittori e a volte a Poste Italiane. Insomma, come succede spesso, la veritร sta nel mezzo ed รจ ora che a risolvere intervenga una sanatoria.
Buoni fruttiferi postali Serie Q e Serie P: differenze nei rendimenti
Tra i buoni postali che creano maggiori problematiche ci sono quelli della Serie Q e P che durano 30 anni. Alla scadenza i rendimenti dovrebbero essere vantaggiosi; in realtร il rimborso รจ minore perchรฉ sembra che gli interessi siano inferiori a quelli indicati. Tra l’altro alcuni di questi buoni riportano la doppia serie Q/P creando maggiore confusione tra i sottoscrittori.
Senza dimenticare il problema della prescrizione. Infatti, tra le denunce c’รจ anche quelle della mancata comunicazione da parte di Poste Italiane di una comunicazione preventiva. Di conseguenza, molti titolari di buoni postali al momento del rimborso non hanno potuto riscuotere capitale e interessi.
La situazione sta diventando complessa e spesso la maggior parte delle contestazioni sui rimborsi arrivano in una aula giudiziaria. Come detto, i giudici possono dare ragione ai sottoscrittori oppure a Poste Italiane.
L’ultima sentenza (laย n. 8342 del 2023), ad esempio, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, ha dato ragione ai risparmiatori. Infatti, secondo la decisione del giudice Poste Italiane dovrร risarcire interamente gli interessi non erogati dei buoni postali Serie Q/P. In questo caso, la contestazione era relativa all’errore di calcolo delle somme da rimborsare negli ultimi 10 anni, ossia dal 21ยฐ al 31ยฐ anno dall’emissione.
Spesso, perรฒ, le sentenze possono anche essere ribaltate con ulteriore perdita di tempo e di denaro, bloccando inoltre la situazione.
Questa situazione di stallo che si รจ creata generando confusione, instabilitร e malumore, potrebbe essere risolta solamente con una sanatoria. Infatti, solo un intervento legislativo chiaro e risoluto potrebbe porre fine alle denunce, sperando che ad avere ragione siano i sottoscrittori dei buoni.