Bonus figli disabili, c’è incertezza: i soldi arriveranno o si avrà una delusione?

Il Bonus figli disabili è a rischio per tante famiglie. I pagamenti con riserva toglieranno il sorriso, scopriamo a chi.

Vediamo come funziona il Bonus dedicato ai nuclei con figli con disabilità e come mai tanti beneficiari non otterranno i soldi.

Bonus figli disabili perché non arrivano i pagamenti
Bonus figli disabili, i pagamenti non arrivano – Informazioneoggi.it

La certezza che l’INPS eroghi il Bonus figli con disabilità non c’è. Potrebbe accadere che alcune famiglie vedano il pagamento accolto con riserva. Cosa significa? Questa situazione ambigua sta succedendo proprio in questi giorni con l’ente della previdenza sociale che ha preferito accogliere con riserva molte domande del Bonus relative al 2022 e 2023.

Significa che l’INPS ha verificato i requisiti, accettato le istanze ma senza poi erogare la somma dovuta. Il cittadino ha così ricevuto un messaggio nel quale veniva informato della decisione presa. Qual è il motivo per cui pur soddisfacendo le condizioni non si ha diritto alla misura?

Bonus figli disabili, nessun pagamento nonostante i requisiti soddisfatti: come mai?

Alcune famiglie resteranno senza soldi del Bonus figli disabili perché la misura viene erogata in base ai finanziamenti disponibili. Dato che i soldi non ci sono più i pagamenti non possono scattare pur soddisfacendo i requisiti. Da qui la comunicazione dell’accoglimento della domanda con riserva.

INPS Bonus figli con disabilità
Bonus figli disabili, c’è ancora speranza – Informazioneoggi.it

Quando la prestazione sarà rifinanziata allora scatteranno nuovamente i versamenti. Nessun timore, dunque, per i nuclei rimasti al momento a bocca asciutta. Seppur al momento sia intervenuto uno stop alle erogazioni per insufficienza di soldi non è detto che non possano riprendere a breve.

Non solo, quando i finanziamenti arriveranno l’INPS dovrà versare – come già accaduto in precedenza – le mensilità spettanti e non pagate a causa della “riserva”. Naturalmente potrebbe anche accadere che la misura non venga rifinanziata mettendo a rischio il Bonus stesso ma è un’eventualità che preferiamo considerare distante dalla realtà.

Dopo aver chiarito i motivi dei mancati pagamenti passiamo ad approfondire le caratteristiche del Bonus figli disabili. Ricordiamo che spetta ai genitori di figli con disabilità superiore al 60%. L’importo erogato è di massimo 500 euro al mese, quello minimo di 150 euro al mese a figlio disabile. È volto a sostenere genitori single, disoccupati e le famiglie monoreddito. Infatti tra le condizioni citiamo

  • la disoccupazione del genitore,
  • reddito da lavoro dipendente inferiore a 8.145 euro all’anno,
  • reddito da lavoro autonomo inferiore a 4.800 euro all’anno,
  • la famiglia monoreddito.

In più il richiedente dovrà essere residente in Italia, avere la cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria con permesso di soggiorno e avere un ISEE non superiore a 3 mila euro. In alternativa sarà richiesto avere

  • un figlio o più figli a carico con disabilità pari al 60%,
  • un reddito imponibile IRPEF inferiore a 4 mila euro con un figlio minore di 24 anni o 2.840,51 euro se di età superiore a 24 anni.

Il contributo è cumulabile con il Reddito di Cittadinanza e non concorre alla formazione del reddito. Infine ricordiamo che trattandosi di una misura legata ai finanziamenti l’INPS deciderà l’ordine delle erogazioni dando la precedenza alle famiglie con ISEE più basso e a parità di ISEE ai figli

  • non autosufficienti,
  • con disabilità grave,
  • con disabilità media.

Se dovessero cadere i requisiti di accesso il Bonus verrebbe sospeso.

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