Il tema della coppia è sempre più che mai attuale e frequente. Pensiamo a tutte le situazioni realisticamente riscontrabili.
I problemi di coppia, grandi o piccoli, evidenti o in qualche modo silenziosi sono più che mai tra i fattori più predominanti nella nostra società. Lo dicono i fatti, lo dice una realtà che troppe volte non vediamo o che forse addirittura ci rifiutiamo di scorgere. Pensiamo realmente a quello che ci circonda, pensiamo a quanto ne sappiamo e a quando non possiamo nemmeno immaginare ci conoscere. Tutto risulta estremamente complesso e spesso addirittura illeggibile.
La coppia può essere definita come qualcosa di assolutamente unica, parliamo chiaramente di qualsiasi genere di coppia, qualsiasi tipologia di coppia. Parliamo, nello specifico di un qualcosa che nasce e si sviluppa, cresce, certo, dall’unicità dei suoi componenti.
Con il passare del tempo possono nascere specifiche problematiche, situazioni in qualche modo inattese o che magari non è possibile gestire nel migliore dei modi, questo è poco ma sicuro. Altre situazioni, invece risultano addirittura difficili da comprendere, spesso è proprio cosi.
Ci sono situazioni in cui, per esempio, uno dei due componenti, alza una sorta di muro nei confronti dell’altro. Situazioni in cui uno dei due è consapevoli di specifiche problematiche ma non fa qualcosa di specifico per trovare una situazione. Intanto il problema cresce a dismisura.
Tale situazione è nota come Stonewalling. La frase tipica che caratterizza questa specifica fase è il più che mai classico “non voglio parlarne”. In qualche modo si tratta di una nemmeno poi tanto sottile pressione psicologica che può caratterizzare non poche coppie.
Sapete cos’è lo Stonewalling? Quando può verificarsi il tutto?
“Per Stonewalling si intende un particolare comportamento relazionale che consiste letteralmente nel “costruire un muro di pietra, tra sé e l’altro”. A spiegarlo è la dottoressa Marisabel Iacopino, Psicologa Stimulus Italia.
“Questo genere di comportamento – continua – è stato identificato per la prima volta dallo psicologo John Gottman che ha evidenziato un dato importante per le relazioni sentimentali: lo Stonewalling, così come altri comportamenti simili, sono modelli a cascata di dissoluzione relazionale, ovvero se messi in atto all’interno della relazione di coppia rischiano, nel tempo, di condurre allo sfaldamento della relazione stessa”.
L’atteggiamento in questione può in qualche caso arrivare addirittura involontariamente. Nella maggior parte dei casi, però, le cose non vanno in questo modo. C’è una scelta ben precisa, c’è la volontà di non risolvere un problema e portarselo dietro per chissà quale preciso scopo o motivo.
“Non esiste una soluzione universale – spiega ancora Marisabel Iacopino – essendo l’origine del fenomeno multi-causale, però può rappresentare un’importante occasione per fermarsi a riflettere sulle motivazioni sottostanti l’instaurarsi di tale dinamica. Ad esempio, se si tratta di difficoltà legate a disagi del partner che lo mette in atto, è da capire da cosa deriva questo disagio e come mai si sceglie proprio lo Stonewalling come modalità per gestire tale difficoltà: in questo caso prendersi una pausa dalla discussione, lasciare uno spazio e poter avvicinarsi in maniera empatica al vissuto dell’altro potrebbero essere strategie utili”
Situazioni insomma al limite, situazioni difficili da decifrare e chiaramente da gestire. Tutto ruota intorno alla volontà, tutto ruota intorno alla voglia insomma di essere o meno qualcosa di specifico.