Arriva un nuovo farmaco grazie al quale poter contrastare il colesterolo alto. Ecco l’alternativa che in pochi conoscono.
Abbassare il colesterolo alto è possibile grazie a questo nuovo farmaco. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il colesterolo alto è, purtroppo, un problema che colpisce un gran numero di persone. Al fine di abbassare i relativi livelli, è bene sapere, si rivela utile svolgere attività fisica e seguire una dieta regolare.
Ma non solo, stando ad un recente studio è possibile utilizzare in determinati casi un nuovo tipo di farmaco. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Colesterolo alto, arriva un nuovo farmaco: ecco di quale si tratta
Al fine di abbassare i livelli di colesterolo e ridurre il rischio di problemi cardiovascolari, in genere ai pazienti ad alto rischio vengono prescritte le statine. Quest’ultime sono sicure, efficaci e ben tollerate. Tuttavia nel 10 – 15% dei casi, soprattutto in presenza di dosaggi elevati di statine, possono portare a dover fare i conti con effetti collaterali dal punto di vista epatico e muscolare, come ad esempio danni al fegato o crampi muscolari.
Proprio per i pazienti che non tollerano o comunque non possono utilizzare le statine giungono buone notizie. Ovvero possono optare per un nuovo farmaco alternativo, in grado di garantire la stessa efficacia. Si tratta di un farmaco anticolesterolo a base di acido bempedoico. Quest’ultimo, in base a quanto emerso da uno studio americano, presentato in occasione di un convegno dell’American Diabetes Association e pubblicato su Jama, è in grado di ridurre del 39% i rischi di infarto e delle malattie cardiovascolari.
A tal proposito interesserà sapere che i risultati di uno studio, denominato “CLEAR Outcomes”, hanno evidenziato come questo nuovo trattamento potrebbe realmente essere considerato una valida alternativa alle statine, rivelandosi così una nuova e importante opportunità di cura per i molti pazienti intolleranti a quest’ultime. In ogni caso è necessario rivolgersi al proprio medico per ottenere maggior delucidazioni in merito, anche in base alle proprie condizioni di salute.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).