I pesci alieni sono tra noi, e no, non è il titolo di un film. A causa dei cambiamenti climatici molte specie stanno colonizzando il Mediterraneo.
Già da qualche anno si è alzata l’allerta per la presenza di pesci alloctoni (cioè che arrivano da altri Paesi) che in alcuni casi sono anche molto pericolosi per l’uomo.
Le segnalazioni aumentano e arrivano dagli esperti ma anche da sub o appassionati che esplorano le profondità marine. L’estate è appena cominciata ma sono numerosi gli avvistamenti, tra gli altri, del Pesce Scorpione.
Gli effetti del riscaldamento delle acque cominciano a farsi sentire davvero. Già dal 2016 in Sicilia cominciarono a verificarsi i primi avvistamenti di esemplari di Pesce Scorpione, una specie che arriva dal Mar Rosso. Questa particolare specie, tra l’altro, è molto invasiva e in altre aree geografiche, come ad esempio nelle coste atlantiche occidentali, ha avuto un impatto negativo nell’equilibrio ecologico.
Quali sono i pesci alieni presenti nel Mediterraneo?
Negli ultimi tempi è aumentato il numero di segnalazioni riguardanti il Pesce Scorpione. Le ultime notizie riguardano la Regione Calabria.
Alcuni pescatori ne hanno catturato uno nel crotonese, ad una profondità di 24 metri, mentre un sub ne ha fotografato un altro a soli 12 metri di profondità.
Le segnalazioni sono arrivate all’ISPRA (istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale), e altre realtà stanno collaborando per monitorare la situazione. La “buona notizia” è che il Pesce Scorpione è commestibile, ma il risvolto negativo è che possiede degli aculei molto grandi in tutto il corpo che sono velenosissimi. Tra l’altro il veleno rimane “attivo” anche fino a 2 giorni dopo la morte dell’animale e dunque potrebbe contaminare le preparazioni alimentari.
Oltre a questa specie, altri alieni stanno invadendo le nostre acque. Tra queste figura il Pesce Palla Maculato (Lagocephalus sceleratus), che è stato intercettato già dal 2013. Questo tipo di pesce è estremamente velenoso: contiene una neurotossina che rende l’animale non commestibile perché il veleno permane anche dopo la cottura. Il pesce palla maculato, poi, è in grado di mordere e causare ferite e dolore molto importanti.
Le altre due specie aliene che destano preoccupazione sono il Pesce Coniglio Scuro (Siganus luridus) e il Pesce Coniglio Striato (Siganus rivulatus), di cui già da anni sono iniziati gli avvistamenti, rispettivamente nel 2003 e poi nel 2015.
Entrambe le specie di pesce si possono mangiare, ma anche in questo caso c’è il pericolo derivante dalle spine velenose.
I rischi ovviamente esistono anche per i bagnanti e aumentano durante la stagione estiva. Anche per questa motivazione l’ISPRA e il CNR-IRBIM hanno lanciato una campagna informativa denominata “Attenti a quei 4”, atta a far conoscere alle persone le caratteristiche di questi pesci e dunque dare un contributo al monitoraggio ma soprattutto in modo che si possano auto-proteggere.